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Prescrizione, al lavoro su bozza Bonafede

21 gennaio 2020 | 18.32
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Il Guardasigilli dopo il vertice di maggioranza: "Restano alcune distanze ". Ma "numerose convergenze per abbreviare i tempi"

(FOTOGRAMMA)
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"Abbiamo lavorato alla riforma del processo penale per accelerare i tempi. Tutte le forze politiche valuteranno il testo e faranno le loro proposte. Numerose sono le convergenze sulle misure per abbreviare i tempi. Rimangono alcune distanze sulla prescrizione". Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in una nota al temine del vertice di maggioranza sulla giustizia a Palazzo Chigi. "Per me e per il MoVimento 5 Stelle resta prioritario garantire la certezza della pena e che non ci siano sacche di impunità", assicura Bonafede.

E ancora: "La distinzione fra assolti e condannati non è la mia proposta di partenza, ma ricordo che questa distinzione è stata già introdotta nella scorsa legislatura da qualcuno che adesso solleva profili di incostituzionalità" scrive Bonafede, replicando alle accuse di incostituzionalità avanzate sul cosiddetto 'Lodo Conte' che introduce la distinzione tra assolti e condannati per il calcolo della prescrizione.

Di "riunione costruttiva" parla Walter Verini, responsabile Giustizia del Pd, una volta finito l'incontro. "C'è stata una convergenza sostanziale sulla riforma del processo penale" e sono stati fatti "passi avanti" anche sulla prescrizione e sul Lodo Conte. "C'è un cantiere aperto e ci sono stati passi avanti complessivi".

"E' necessario un approfondimento" aggiunge Verini riguardo alla proposta Bonafede del processo penale. "Abbiamo avuto il testo appena qualche ora fa e tutte le forze politiche si sono riservate di dare un giudizio più puntale e preciso ma il clima è costruttivo. Anche il cosiddetto Lodo Conte sulla prescrizione è stato ulteriormente discusso e su questo continuiamo a lavorare". Quando il prossimo incontro? "Non so se ci rivediamo questa settimana o ai primi della prossima".

Renzi bolla il Lodo Conte sulla prescrizione come incostituzionale? "Noi non pensiamo sia incostituzionale, pensiamo sia una proposta con una sua dignità e ragionevolezza, tant'è che è stata chiesta a gran voce da molti magistrati e dagli avvocati" dice poi Alfredo Bazoli del Pd, lasciando il vertice. La proposta avanzata dal premier "può essere modificata, aggiornata e integrata: su questo si lavorerà nei prossimi giorni, ma pensiamo sia una base di partenza interessante e utile - dice ancora Bazoli - per trovare una mediazione dentro una riforma più complessiva del processo" penale "che oggi ha trovato una larga condivisione, quanto meno nei suoi aspetti essenziali".

ITALIA VIVA - ''Non è un voto con Forza Italia ma un voto nel merito. Vedremo, ci sarà un aggiornamento entro martedì" dice la deputata di Italia Viva Lucia Annibali, al termine del vertice, riferendosi al voto in Aula alla Camera sulla proposta dell'azzurro Enrico Costa sulla prescrizione. ''Per noi il Lodo Conte, così com'è, ha profili di incostituzionalità. Non è un'impuntatura ma una valutazione di merito che tiene anche in considerazione le vittime. Vediamo se si possono apportare modifiche che valuteremo nei prossimi giorni".

Ventotto pagine e 35 articoli: il ddl Bonafede "recante deleghe al governo per l’efficienza del processo penale, per la riforma complessiva dell’ordinamento giudiziario e della disciplina su eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati nonché disposizioni sulla costituzione e funzionamento del consiglio superiore della magistratura" è quindi sul tavolo. E oltre alla riforma del processo penale e del Consiglio superiore della magistratura, nella bozza del disegno di legge delega c'è anche il cosiddetto Lodo Conte, la proposta di mediazione del premier che ha consentito di superare lo stallo sulla riforma della prescrizione distinguendo tra sentenza di assoluzione e di condanna ai fini della prescrizione.

Proposta che prevede lo stop alla prescrizione solo dopo la sentenza di condanna, con la possibilità che riprenda in caso di successivo proscioglimento, si legge nella bozza. "Prevedere che la sospensione del corso della prescrizione ai sensi dell'articolo 159, comma 2, del codice penale sia limitata alla sentenza di condanna e al decreto di condanna" si legge nel testo, che prosegue "prevedere il corso della prescrizione riprenda quando la sentenza del grado successivo o la sentenza resa a seguito di opposizione a decreto penale ha prosciolto l'imputato".

E ancora si prevede "la sospensione del corso della prescrizione per un tempo non superiore a due anni a seguito della impugnazione della sentenza di proscioglimento" e che "se durante i termini di sospensione si verifica un'ulteriore causa di sospensione, i termini sono prolungati per il periodo corrispondente". Quindi due anni di sospensione con possibilità di proroga di altri due.

Una stretta sui tempi delle indagini preliminari in base alla gravità dei reati, prevede inoltre la bozza: "Modificare i termini di durata delle indagini preliminari di cui all'articolo 405 del codice di procedura penale, in relazione alla gravità dei reati: sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato per i reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore nel massimo a tre anni sola o congiunta alla pena pecuniaria; un anno e sei mesi dalla stessa data quando si procede per taluno dei delitti indicati nell'articolo 407, comma 2, del codice di procedura penale; un anno dalla stessa data in tutti gli altri casi", si legge nel testo.

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