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Conte: "Non solo riforme, bisogna reinventare il Paese"

21 giugno 2020 | 20.16
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Il premier chiude gli Stati generali: "E' stato un clima proficuo e intenso, ci siamo aperti alla società civile". E indica "tre obiettivi: modernizzare il Paese, una robusta transizione ecologica, un'Italia più inclusiva". Sulle opposizioni: "Credo sia più opportuno incontrarle singolarmente"

(Foto dal sito del governo)
(Foto dal sito del governo)

"I lavori sono stati molto intensi, non ci siamo chiusi ma ci siamo aperti alla società civile. Ci siamo confrontati con commercio, sindacati, imprese, aziende, banche, spettacolo e tanti cittadini". Il premier Giuseppe Conte chiude gli Stati generali e nella conferenza stampa finale parla di un "clima proficuo, intenso. Abbiamo toccato con mano i problemi ma ci è stata restituita tanta energia e abbiamo toccato con mano anche tanto genio italico e resilienza". Conte mette in chiaro che "non ci sono state passerelle, qui abbiamo lavorato senza risparmiarci. E' sfilato un Paese intero. E quanto alla sede, abbiamo scelto la bellissima cornice istituzionale di Villa Pamphili perché della bellezza dell'Italia non dobbiamo vergognarci ma anzi la dobbiamo mettere in mostra davanti al mondo intero".

PIANO DI RILANCIO - Guardando in prospettiva, il premier sottolinea che "non è sufficiente riformare il Paese ma occorre reinventarlo. Ci attende una sfida troppo impegnativa per accontentarci di qualche semplice riforma". Le misure del piano di rilancio saranno "l'orizzonte dell'azione di governo" che poi lavorerà alle specifiche "riforme del Recovery plan", ma "non dobbiamo accontentarci delle riforme, dobbiamo reinventare il Paese, il Paese che vogliamo". "Da quello andremo a ricavare il Recovery plan, cioè nell'ambito dei progetti indicati nel piano di rilancio, ricaveremo specifici investimenti e riforme per il Recovery plan che presenteremo a settembre e su cui chiederemo fondi europei", precisa Conte.

RECOVERY FUND - Il Recovery fund "sarà diretto a investimenti e riforme e riteniamo che quello è il nostro obiettivo e stiamo lavorando, per elaborare progetti di investimento e di riforme su cui chiederemo la copertura finanziaria europea e cercheremo anche di avere un bridge''. Il premier sottolinea l'importanza di fare ''un passo alla volta. Adesso portiamo a casa il negoziato, e spero che il prossimo Consiglio europeo sia determinante e risolutivo. Un attimo dopo lavoreremo, stiamo già avvantaggiandoci, stiamo già lavorando per un bridge''.

TRE DIRETTIVE D'INTERVENTO - "Il dialogo" durante gli Stati generali "rafforza me e i ministri negli obiettivi e nelle linee d'intervento e sono state ampiamente condivise tre direttive d'intervento - spiega il presidente del Consiglio - modernizzare il Paese, una robusta transizione ecologica, un'Italia più inclusiva".

"Sulla modernizzazione del Paese tutti condividono l'alta velocità" e c'è stato anche "grande sostegno per il piano cashless, favorire pagamenti digitali". "In questi mesi - aggiunge - abbiamo toccato con mano il divario digitale, dobbiamo colmare questo divario e rendere Internet accessibile a tutti a poco costo".

"Sul secondo pilastro, la transizione energetica, è stato molto apprezzato il nuovo progetto impresa 4.0 plus per rendere strutturali tutti gli incentivi e le agevolazioni alle imprese digitali e green. A Ravenna nascerà il più grande centro al mondo di cattura e stoccaggio di Co2".

Inoltre, "ci è stato presentato, e accogliamo un suggerimento, un progetto di un voucher per 500 donne l'anno che aspirano a diventare manager" e alle quali finanziare un Mba Executive del valore di 35mila euro, proposta della Business School. "Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne" dice il premier sottolineando anche la volontà di investimenti in formazione continua, scuole e università.

"ULTERIORE SCOSTAMENTO" - In conferenza stampa il presidente del Consiglio spiega poi che ''sicuramente abbiamo già valutato l'opportunità, ma probabilmente sarà necessità, di intervenire per un ulteriore scostamento, perché è chiaro che le misure che abbiamo già predisposto, e che adesso stanno andando completamente a terra, non saranno sufficienti per reggere l'impatto di questo annus horribilis''.

"Non abbiamo ancora fatto di conto'', premette il premier, ''ma tra un po' dovremo riassumere, e con il ministro Gualtieri e il ragioniere dello Stato metterci intorno a un tavolo, e fare di conto. Ovviamente c'è un aggiornamento costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato. E' chiaro che se si dovesse arrivare a rendere necessario un possibile, probabile scostamento di deficit, significa intervenire subito con misure concrete, alla luce di quelle a terra già adottate''.

INTERVENTO SULL'IVA - ''La misura di intervenire sull'Iva è allo studio ma non abbiamo ancora preso una decisione, questa settimana sarà decisiva per una prospettiva del genere'' fa sapere il presidente del Consiglio. Si tratta di ''una delle ipotesi che abbiamo discusso in piena apertura ideologica ma non abbiamo deciso quella misura, anche perché è molto costosa''.

''Dobbiamo studiare con molta attenzione, ma sicuramente c'è molta preoccupazione per il fatto che, e lo avevamo in parte anche previsto, pur con la riapertura delle attività commerciali e produttive i consumi non stanno ripartendo'', dice Conte. ''Questo era comprensibile''. Secondo il premier ''non è ripartito anche quel clima di fiducia pieno, che fa ripartire anche il circuito dei consumi. Questo ovviamente ci preoccupa perché se non aumentano i consumi l'intera economia, anche l'offerta, ne risente''.

DECRETO SEMPLIFICAZIONI - Quanto al decreto semplificazioni, Conte confida di portarlo "nel prossimo Consiglio dei ministri".

CONFRONTO CON LE OPPOSIZIONI - Rispondendo a chi gli chiede del confronto con le forze di opposizione, Conte ricorda che "non hanno raccolto il primo invito, tornerò a proporlo" per avere "una ulteriore occasione di confronto. Credo sia più opportuno incontrarle singolarmente, proprio per evitare passerelle e un confronto confuso. Confido di vederle già questa stessa settimana tenendo conto che abbiamo anche un Pnr da presentare e che quella può essere un'occasione". "Come avete visto - prosegue - Fi sembrerebbe predisporsi a un confronto più dialogico, ma confido che anche Fdi e Lega possano partecipare in tutta franchezza".

PD E ZINGARETTI - Quanto al Pd, "non seguo in dettaglio la vita interna dei partiti di maggioranza e del Pd ma sono assolutamente fiducioso, lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo". "Che ci si possa essere qualche notazione critica, avviene in tutte le famiglie - osserva - Nel Pd, come nelle altre forze della maggioranza, trovo una forza consapevole del momento che stiamo attraversando, un segretario che ha le idee molto chiare ogni volta che abbiamo un confronto".

CONFINDUSTRIA - Una Confindustria agguerrita nel confronto con l'esecutivo? "La dialettica non mi spaventa, è giusto che gli industriali avanzino proposte concrete, poi su alcune possiamo mantenere anche diversità di visione. Noi abbiamo presentato il nostro piano di rilancio, abbiamo chiesto anche a Confindustria di farci pervenire le loro osservazioni di cui sicuramente terremo conto. Su alcune misure confido di averla dalla nostra parte, su altre ci può essere diversità di posizioni. L'importante è lavorare per lo stesso obiettivo, per un'Italia più moderna, digitale, con infrastrutture più sicure, più verde e più inclusiva. Il governo deve farsi carico non solo degli interessi di una determinata categoria ma di tutto il Paese, noi abbiamo una responsabilità ad ampio raggio".

ATLANTIA - Poi il caso Atlantia. ''Sul mio tavolo non ho una proposta che considero accettabile'', ''credo che ci avviamo verso soluzione obbligata'' dice Conte. ''Stiamo parlando di questo caso da troppo tempo - aggiunge - Se in extremis ci dovesse arrivare una proposta, saremo obbligati, la prenderemo in considerazione ma per me il caso va chiuso e subito''.

''Da questo punto di vista Atlantia ha ragione, non è giusto portare questa incertezza così a lungo. Hanno chiesto pubblicamente una soluzione chiara, e credo che come governo abbiamo il dovere - rimarca - di dare subito, nei prossimi giorni, una soluzione chiara''.

RAZZISMO - Rispondendo a una domanda sulla morte di George Floyd e tutto quel che ne è derivato, Conte osserva: "La nostra Costituzione recita il divieto di qualsiasi discriminazione razziale. Negli Usa si è innescato un meccanismo di protesta che abbraccia non solo quelle razziali, che sono un nervo scoperto, ma anche le diseguaglianze sociali più ampiamente. È una protesta che ha assunto dimensioni e, come tutti i governanti, sono preoccupato quando le proteste assumono una deriva violenta, mai ammissibile". "Seguiamo con attenzione e trepidazione" le vicende statunitensi, e di un'America "già provata duramente dalla pandemia" innescata dal Covid-19. "Rispettiamo le vicende interne di uno Stato alleato dell'Italia, e ovviamente ci associamo a qualsiasi divieto di discriminazione razziale", aggiunge il premier.

ABBRACCIO A ZANARDI - Conte manda "un abbraccio ad Alex Zanardi per il suo coraggio e la sua forza d'animo, è l'esempio dell'Italia migliore che sa esprimere non solo grandi campioni ma grandi uomini". Ora affronta "l'ennesima prova, siamo con lui".

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