(Adnkronos Salute) - Ebbene, per Gallo "la coppia biologicamente genitoriale finirà per avere ragione, perché i fatti accaduti non sono riconducibili ad una eterologa con consenso della coppia. La coppia che porta avanti la gravidanza ha firmato un consenso informato per accesso a tecniche omologhe, ma a sua insaputa è stata applicata un'altra tecnica. Quindi le tutele della legge 40 per chi accede in violazione del divieto di eterologa alla tecnica non sono applicabili".
Insomma, l'azione che la coppia a cui appartengono gli embrioni dovrà esercitare, secondo Gallo "è prevista dal nuovo articolo 240 c.c., il quale richiama il primo comma dell'art. 239 cc. A mio avviso, l'ipotesi che ricorre è proprio quella del predetto primo comma, vale a dire 'sostituzione di neonato', anche se, in questo caso si tratta di una sostituzione di embrione", prosegue. Secondo l'art. 248 questa azione può essere esercitata da qualsiasi interessato e, quindi, anche dai genitori biologici.