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Terme: Federterme, bene revisione legge quadro di settore

18 maggio 2017 | 10.23
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Terme: Federterme, bene revisione legge quadro di settore

“Abbiamo espresso il nostro parere favorevole al disegno di legge (AC 4407) di riforma della legge 323 del 2000 (la prima legge quadro sulle terme, ndr) che gli onorevoli Fanucci e Camani, insieme a numerosi altri parlamentari, hanno recentemente presentato alla Camera”. Questo il commento di Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme (l’organizzazione aderente a Confindustria che dal 1919 rappresenta le imprese termali italiane), dopo l'audizione svoltasi in X commissione (Attività Produttive) di Montecitorio. "In apertura di riunione, il presidente della X commissione, Guglielmo Epifani, ha sottolineato l’esigenza - riferisce la nota di Federterme - di tenere conto della rilevanza economico-sociale delle attività termali per l’economia dei rispettivi territori, sia per i trattamenti e servizi termali per la salute, sia per il contributo alla crescita del turismo del benessere termale, mostrando un’approfondita conoscenza delle dinamiche della filiera".

“Abbiamo avuto modo di esaminare in modo approfondito il provvedimento - ha proseguito Jannotti Pecci - frutto anche della costante interlocuzione tra Federterme e l’Intergruppo parlamentare ‘Amici del termalismo’, e di esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro svolto dagli onorevoli deputati firmatari dello stesso. L’articolato recepisce la gran parte delle istanze delle imprese del settore e, una volta approvato, renderà disponibili certezze normative e risorse indispensabili per far ripartire l’intero comparto, fornendo nel contempo la possibilità a chi amministra di rendere effettive le politiche di rilancio, troppo spesso, ad oggi, solo sulla carta".

Tra i principali contenuti del provvedimento, quelli di maggiore rilevanza appaiono essere, ricorda Federtemr: l’istituzione del Fondo per la riqualificazione termale, l’atteso chiarimento interpretativo nel senso dell’inapplicabilità della 'direttiva Bolkestein' alle procedure di rilascio/rinnovo delle concessioni per acque minerali e termali - questione che il presidente di Federterme ha definito “di natura emergenziale e urgentissima” ma anche linee guida per politiche virtuose di privatizzazione delle terme in mano pubblica, un credito d’imposta per la riqualificazione e la promozione 'dedicata' del prodotto 'Terme d’Italia'.

Federterme ha poi avanzato alcune proposte, tra queste la razionalizzazione delle risorse rivenienti ai Comuni termali dalla tassa di soggiorno, finalizzandone l’utilizzo alla realizzazione di iniziative di promozione del termalismo locale (e in quota parte nazionale) e ad aspetti infrastrutturali di diretto interesse delle attività termali. La Federazione ha anche chiesto che nella legge possano trovare posto una serie di norme destinate ad ampliare il range delle attività sanitarie svolte dalle terme, anche in linea con le risultanze recentemente emerse al tavolo sul rilancio del termalismo istituito presso il ministero della Salute.

“Devono essere inserite - continua Jannotti Pecci - norme che semplifichino i profili autorizzatori degli stabilimenti termali, rendendoli omnicomprensivi di tutte le attività sanitarie che negli stessi possono essere svolte; previsioni che favoriscano l'integrazione degli stabilimenti termali con le altre strutture sanitarie del territorio in particolare nel settore della riabilitazione e che obblighino le Regioni, nell’ambito dei propri bilanci, a riservare apposite risorse per l’attuazione di quanto previsto dalla ‘spending review’ per la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza finalizzati al contenimento della spesa, attraverso appositi accordi tra strutture sanitarie pubbliche e aziende termali”.

Completano il quadro proposto dalla Federterme la facoltà, per le aziende termali, di realizzare in modo sistematico programmi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale; il rilancio delle Scuole di specializzazione in Medicina termale e rendere finalmente fruibile la figura dell’operatore termale. Al termine dell’illustrazione del documento Federterme, gli effetti di un sostegno e della promozione delle attività termali per i territori sono stati ribaditi anche negli interventi dei deputati Vanessa Camani, Edoardo Fanucci e Ludovico Vico. Federterme si è messa a disposizione di tutte le forze politiche parlamentari per fornire ogni ulteriore e utile contributo al più proficuo esito dei lavori, per i quali ha auspicato una celere conclusione dell’iter.

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