Sono ultras di area anarchica i due fermani fermati dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno, in collaborazione con il Ros di Ancona, per le bombe piazzate in quattro chiese di Fermo, tra febbraio e maggio di quest’anno. Si tratta di M.P., 40 anni, e M.B., di 30, entrambi residenti a Fermo. A incastrarli appostamenti e intercettazioni ambientali ma anche un'impronta digitale mentre, a confortare il quadro investigativo emerso nei loro confronti, ci sono micce e resti di lavorazione di ordigni rudimentali ritrovati durante la perquisizione domiciliare.
I due, ultrà della Fermana Calcio come Amedeo Mancini, arrestato per omicidio in seguito alla morte del nigeriano Emmanuel Chidi, sono stati trasferiti nel carcere di Ascoli Piceno. Tra i due casi, però, non esisterebbero legami secondo gli investigatori. Ai fermati vengono attribuiti quattro episodi: l'esplosione di tre ordigni davanti al Duomo di Fermo, alla chiesa di San Tommaso e a San Marco alle Paludi e l'aver messo la bomba, poi rimasta inesplosa, davanti al portone della chiesa a Campiglione.