In competizione i quattro rioni: Ferraia, San Francesco, San Michele e Santa Maria
Tanta abilità, fortuna ma soprattutto occhio e mano ferma. Ci si attende questo dagli arcieri che domani domenica 7 settembre a Pescia (Pt), si sfideranno all'ultima freccia in una gara avvincente per aggiudicarsi l'ambito ''drappo'' dipinto dal pittore Riccardo Bremer.
E' questo il 37° "Palio''Città di Pescia'' che si svolge, come tradizione, la prima domenica di settembre nella città toscana celebre per il mercato dei fiori e Pinocchio ma anche per questa rievocazione storica che sottolinea l'importanza di Pescia nella storia della Toscana e che vede in competizione i suoi quattro rioni: Ferraia, San Francesco, San Michele e Santa Maria.
Una sfida sentita e attesa tutto l'anno e che si conclude dopo una settimana di eventi preparatori che hanno fatto tornare la città all'epoca medioevale con cene propiziatorie in costume e strade addobbate da bandiere e vessilli. Il Palio infatti è una rievocazione storica che affonda le sue radici nel XIV secolo quando Pescia passò sotto il controllo fiorentino e presero il via le celebrazioni in onore di Santa Dorotea protettrice della città.
Da allora furono organizzati per secoli feste popolari e giochi a cavallo fino al 1677, ripresi nel 1978 ma, in considerazione dei tempi, alle aste e ai cavalli si preferì l'uso di archi e frecce.