Mercati: l'analisi di Cesarano su shutdown in Usa, Venezuela e Nigeria

Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, fa il punto della situazione dei mercati finanziari. Tre le grandi incognite della settimana: i dati sull'occupazione statunitense, lo sviluppo della situazione in Venezuela, dove gli Usa hanno schierato una parte della propria flotta, e il potenziale nuovo fronte nigeriano.

 - The Washington Post
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03 novembre 2025 | 13.13
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Si prospetta una settimana densa sotto il profilo macroeconomico e geopolitico. I mercati finanziari attendono venerdì, quando verranno pubblicati i dati sull'occupazione statunitense, "sempre che il Dipartimento del Lavoro li pubblicherà visto lo shutdown. Gli uffici pubblici restano chiusi dal momento che non democratici e repubblicani non sono riusciti a trovare un accordo sull'innalzamento del tetto sul debito. La situazione è in stallo e si sta per inanellare il record storico di numero di giorni di shutdown, superando anche quello precedente avvenuto nel primo mandato di Trump". Così all'Adnkronos Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.

Resta alta la tensione sul fronte geopolitico: "Abbiamo una parte considerevole della flotta militare statunitense davanti le coste del Venezuela, ufficialmente schierata per la lotta al narcotraffico, ma di fatto anche probabilmente per mettere mano sulle ingenti riserve petrolifere venezuelane". Il Venezuela è il Paese con più riserve di greggio al mondo, oltre 300 miliardi di barili.

Il fronte si sta allargando anche alla Nigeria: "Nel fine settimana Donald Trump ha lanciato i suoi strali contro i terroristi islamici che stanno maltrattando i cristiani in Nigeria - spiega Cesarano -. Il tentativo è quello di accattivarsi l'elettorato cristiano dopo che gli agricoltori, parte importante dell'elettorato del presidente statunitense, si sono lamentati del fatto che dall'estate la Cina non sta più importando soia (la metà di quella prodotta negli Usa viene esportata nella Repubblica Popolare)".

"Le cose - conclude l'analista - dovrebbero migliorare visto l'accordo della settimana scorsa con il presidente cinese Xi Jinping".

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