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Fisco, domani delega in Cdm: parte Fase 1 riforma per taglio tasse

04 ottobre 2021 | 17.54
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Fisco, domani delega in Cdm: parte Fase 1 riforma per taglio tasse

La delega fiscale approda domani in Consiglio dei ministri che si terrà intorno alle 15, subito dopo la cabina di regia. Parte così la Fase 1 della riforma che punta, tra gli obiettivi, a intervenire sull'Irpef a favore dei ceti medi e bassi e semplificare il sistema.

La delega definirà comunque solo la cornice degli interventi della riforma, seguiranno poi i decreti attuativi per dare seguito alle misure. Costo dell'operazione fino a 9 miliardi da stanziare in manovra, attingendo dal tesoretto di oltre 22 miliardi emerso per l'impatto della revisione al rialzo del pil 2021 (+6%) sul deficit.

Quanto al menu della riforma, c'è consenso tra le forze politiche per un intervento sul terzo scaglione del 38% che riguarda le fasce di reddito tra i 28mila e i 55mila, mentre resta sul tavolo il nodo dell'eventuale eliminazione dell'Irap e la spinosa questione della riforma del catasto, tra gli altri temi, dossier quest'ultimo che va a toccare i nervi scoperti della politica e del tessuto economico per il timore che un aggiornamento degli estimi porti ad un rialzo del prelievo sulla casa. Tra i temi sul tavolo le sorti dell’Irap, con la possibile cancellazione dell'imposta regionale sulle attività produttive almeno per le imprese individuali ed i professionisti e la controversa riforma del catasto, accarezzata da tutti i governi dell'ultimo decennio e mai decollata per la levata di proteste contro il rischio che una revisione catastale comporti un inasprimento delle tasse immobiliari.

La riforma interverrebbe anche sotto il profilo amministrativo-burocratico semplificando il sistema e possibilmente rivedendo le varie fasi del rapporto tributario (accertamento-riscossione-contenzioso). Tra le altre ipotesi sul tavolo per le imprese il taglio del contributo unico sugli assegni familiari, Cuaf.

Intanto c'è attesa per la prossima manovra di Bilancio, da trasmettere alle Camere entro il 20 ottobre, mentre in base al calendario Ue il testo del Documento programmatico di Bilancio andrebbe notificato entro il 15 del mese. Le risorse per la nuova Finanziaria si aggirerebbero intorno ai 25-26 miliardi: gli oltre 22,5 miliardi legati alla maggiore crescita, le risorse legate ad entrate superiori alle attese e quelle 'liberate' sulla scia del calo del fabbisogno. Di questa 'torta', fino a 9 miliardi andrebbero ad un anticipo delle misure fiscali; fino a 6 miliardi verrebbero destinati al finanziamento della riforma degli ammortizzatori sociali e a misure per il welfare; almeno 3 miliardi agli incentivi alle imprese. Da finanziare poi, tra le altre, le misure per la sanità, in primis l'acquisto di nuovi vaccini; le spese indifferibili ovviamente e il rinnovo del contratto del pubblico impiego.

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