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Ucraina, colloquio Biden-Zelensky al G7. Nuovi aiuti militari Usa a Kiev

21 maggio 2023 | 07.46
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I leader: "Avanti con sostegno a Kiev". Il presidente ucraino li ringrazia uno per uno: "Meloni per la forza del suo carattere"

(Afp)
(Afp)

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina. "Tutto il G7 è al fianco dell'Ucraina, non andiamo da nessuna parte", ha detto Biden incontrando oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Hiroshima, ribadendo che "gli Stati Uniti continuano ad aiutare l'Ucraina a rispondere, recuperare e ricostruire".

Nel colloquio tra i due leader, il presidente americano, rende noto la Casa Bianca, ha sottolineato infatti che gli Stati Uniti "sono pronti a continuare a inviare aiuti militari per rispondere alle immediate esigenze militari, compreso l'annuncio del nuovo pacchetto da 375 milioni di dollari in munizioni ed equipaggiamento, e per costruire la capacità di difesa a lungo termine dell'Ucraina per difendersi e scoraggiare l'aggressione da parte della Russia".

In questo quadro, prosegue la nota, "è stato discusso l'impegno comune, con i nostri partner e alleati, ad addestrare piloti ucraini su caccia di quarta generazione, come gli F-16". Si è discusso anche di "rafforzare ulteriormente la difesa aerea mentre la Russia continua gli attacchi con missili e droni alle città ucraine". Biden ha inoltre ribadito il sostegno Usa e delle altre nazioni G7 "alla ricostruzione dell'Ucraina, compresa quella delle infrastrutture energetiche, e alla realizzazione delle riforme necessarie a realizzare le sue aspirazioni euro-atlantiche".

Nella conferenza stampa finale da Hiroshima, Biden ha sottolineato che nel vertice del G7 è stato confermato "il nostro comune ed inamovibile impegno di stare al fianco del coraggioso popolo dell'Ucraina che si difende contro la brutale guerra di aggressione, in cui sono stati commessi crimini di guerra".

"La Russia ha iniziato questa guerra e può finirla oggi, ma solo ritirando le sue truppe nei confini riconosciuti internazionalmente", ha aggiunto, spiegando che nell'incontro oggi con Zelensky "ho ancora una volta ribadito che non cederemo mai, Putin non spezzerà la nostra determinazione come pensava di poter fare due anni fa".

Biden ha poi spiegato di aver "avuto la netta assicurazione da Zelensky che non useranno F-16 su territorio geografico della Russia", chiarendo che l'eventuale fornitura di questi caccia è intesa in una prospettiva lunga e non avrebbe nessun ruolo in questa fase in cui si aspetta la controffensiva di Kiev.

"Ipotizziamo che l'offensiva inizi domani, o in una settimana, due, cinque o sette - ha affermato ancora il presidente che più volte ha ripetuto che non intende rivelare quello che gli ha detto Zelensky riguardo all'offensiva - è molto improbabile che abbiano un ruolo in questo contesto". "Ma avranno un ruolo - ha aggiunto, parlando degli F-16 - in un contesto in cui gli ucraini abbiano successo nel prossimo futuro, e dovranno continuare a combattere con i russi che si saranno spostati in aree che non sono più raggiungibili con le attuali capacità".

Il presidente ucraino da parte sua ha espresso "un'enorme gratitudine da parte del nostro popolo, sono felice che abbiamo relazioni così forti" ed ha ringraziato Biden e gli Stati Uniti per il nuovo pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari. Riguardo al colloquio con il presidente americano ha poi aggiunto: "Abbiamo discusso di un'ulteriore cooperazione per rafforzare le capacità di difesa del nostro Paese".

ZELENSKY E LA DICHIARAZIONE SU BAKHMUT

"Ad oggi, Bakhmut non è occupata dalla Russia, non ci sono due o tre interpretazioni di queste parole", ha detto Zelensky, rispondendo alle domande dei giornalisti ad Hiroshima, riferendosi al fatto che sue precedenti dichiarazioni erano state interpretate come una conferma della caduta della città. "Stiamo combattendo grazie al coraggio del nostro popolo, dei nostri guerrieri - ha aggiunto - io so chiaramente quello che sta succedendo a Bakhmut, ma non posso rivelarvi le valutazioni tattiche dei nostri militari".

Zelensky non ha confermato la caduta di Bakhmut, ha detto oggi il portavoce del presidente ucraino precisando le dichiarazioni di Zelensky che sembravano aver confermato le rivendicazioni di Mosca.

"Il presidente ha smentito che Bakhmut sia caduta", ha affermato alla Cnn Sergiy Nykyforov, spiegando che quando Zelensky ha detto "penso di no", rispondendo alle domande di giornalisti prima del colloquio con Joe Biden a margine dei lavori del G7 a Hiroshima, si riferiva alle dichiarazioni russe riguardo alla caduta della città.

"Non c'è più niente, hanno distrutto tutto, non ci sono più edifici, è una tragedia, ma oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori", aveva detto ancora Zelensky ringraziando i "difensori" ucraini di Bakhmut, e aggiungendo: "Li apprezziamo per il loro straordinario lavoro".

IL RINGRAZIAMENTO AI LEADER

"Sono grato per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento. Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità. Quando i nostri piloti conosceranno l'F-16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l'Ucraina: questo sarà un momento storico per l'intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo", ha detto Zelensky, intervenendo al vertice del G7.

Il presidente ucraino ha ringraziato i leader del G7 uno a uno. Un pensiero anche a Giorgia Meloni, in viaggio verso l'Italia: "Grazie, Giorgia Meloni, per la forza del suo carattere che dà forza a tutti noi. Ringrazio il governo italiano, il Parlamento e tutti gli italiani che sostengono la tutela del nostro popolo".

Al presidente Biden Zelensky ha riconosciuto di "aver dato significato al marchio globale di sicurezza per la democrazia! Grazie per la leadership, le armi e la decisione di addestrare i nostri piloti. Credo che le ali della nostra comune libertà saranno senza dubbio le più forti del mondo. Ringrazio entrambe le parti del Congresso, la sua squadra, signor Presidente, e tutti i cuori americani amanti della libertà".

"Grazie, Olaf, signor Cancelliere, per la sua forte volontà che cambia la storia a favore della democrazia, e per la difesa a lungo termine e il sostegno finanziario dell'Ucraina, che dà forza a tutta la nostra Europa libera. Ringrazio il vostro governo, ringrazio il Bundestag e tutto il popolo tedesco".

"Grazie, Rishi, caro Primo Ministro, per la tua energia che ci dà capacità più visionarie e di vasta portata. Credo che la tua leadership contribuirà a dare vera forza di legge quando, insieme ai nostri partner, creeremo il Tribunale sull'aggressione della Russia. Ringrazio i vostri colleghi ministri, il Parlamento britannico e tutto il popolo britannico".

"Grazie, Emmanuel, signor Presidente, per aver protetto i valori della Repubblica e per il fatto che il sostegno francese all'Ucraina è una manifestazione di rispetto per la libertà delle nazioni, per l'uguaglianza nelle relazioni internazionali e per la fraternità tra le persone. Grazie Francia!".

"Grazie, Justin, caro Primo Ministro, per la tua capacità di essere il primo in molte questioni. È molto importante portare a risultati il ​​nostro lavoro congiunto nello sminamento dell'Ucraina, salva davvero vite umane. Ringrazio l'intera classe politica e tutto il popolo del Canada che tiene così tanto alla pace".

"Grazie, Charles, grazie, Ursula, per aver reso le istituzioni europee più che istituzioni. Una volta hanno detto che l'Unione Europea è una burocrazia. E dimostrate che la nostra comunità non si basa sulla burocrazia, ma su valori comuni che ci danno una rotta forte!".

"Grazie, Fumio, caro Primo Ministro, per l'ovvia leadership del Giappone in Asia nella protezione del diritto internazionale, grazie per il supporto completo del tuo stato e del tuo popolo".

LEADER G7: "AVANTI CON SOSTEGNO A UCRAINA"

Il G7 è terminato con la fine dell'ultima sessione di lavoro dedicata alla pace e la stabilità e una breve cerimonia che ha ufficialmente messo fine al vertice. A entrambe le sessioni di lavoro tenutesi oggi - la prima dedicata al conflitto in Ucraina - ha preso parte il presidente Zelensky.

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, 'padrone di casa del vertice', ha espresso "il suo sincero rispetto per il coraggio e la conservazione del popolo ucraino che ha resistito all'aggressione della Russia contro l'Ucraina e ha superato il rigido inverno". Kishida ha anche affermato che il G7 accoglie con favore e sostiene il presidente Zelensky, che continua a impegnarsi sinceramente per una pace giusta e duratura.

Inoltre, i leader del G7 hanno convenuto che "continueranno il loro fermo impegno a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina e hanno riaffermato la loro determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l'ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto".

MELONI: "RINGRAZIO KISHIDA PER DETERMINAZIONE E SERIETÀ"

La premier Meloni in un post su Facebook a conclusione del G7 ha ringraziato "il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida per la determinazione e la serietà con la quale ha organizzato questo importante Vertice e per la gestione di una presidenza in un contesto non facile".

"Il prossimo anno toccherà all’Italia ospitare il G7, e lo faremo in Puglia, Regione simbolo dell’incontro tra Occidente e Oriente. È una grande responsabilità per l’Italia, ma saremo all’altezza del compito", ha scritto il presidente del Consiglio.

"Il Vertice G7 a Hiroshima, in Giappone, è stato molto intenso - ha sottolineato la premier - Con gli altri Capi di Stato e di Governo ho trascorso due giorni scanditi da molte sessioni di discussione e incontri bilaterali, che ci hanno permesso di affrontare questioni cruciali del nostro tempo. Un momento molto significativo è stata la deposizione di una corona di fiori al Memoriale della Pace di Hiroshima, dove ho reso i miei onori e il doveroso rispetto alle vittime della bomba atomica nella seconda guerra mondiale".

"Continuiamo a lavorare insieme, nell’unità di tutti i membri, dimostrando che il G7 è forte e determinato, pronto per affrontare le sfide presenti e future, per la pace e la sicurezza internazionale e delle nostre Nazioni".

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