Aveva finto di essere stato ucciso in Siria per poter tornare in Gran Bretagna. Un giudice della Woolwich Crown Court di Londra ha oggi condannato il jihadista britannico Imran Khawaja a 12 anni di carcere con l'accusa di terrorismo.
L'uomo, 27 anni, ex impiegato del centro di immigrazione di Southall, distretto a ovest di Londra, ha ammesso di essere stato indottrinato dalla propaganda jihadista e di aver frequentato per sei mesi un campo di addestramento in Siria con il gruppo 'Rayat al-Tawhid' (Rat), combattenti britannici legati allo Stato islamico.
Secondo il giudice, che ha definito Khawaja una minaccia, il 27enne è stato molto attivo, "pronto ed entusiasta", nella realizzazione dei filmati di reclutamento realizzati dai militanti del 'Rat'. Lo scorso giugno Khawaja aveva poi deciso di tornare in Gran Bretagna e, con l'aiuto del gruppo, aveva diffuso on line la falsa notizia della sua morte.