"Siamo qui oggi a Opificio Golinelli, uno spazio immaginifico e innovativo, per parlare del domani per i giovani e per il Paese". Marcella Mallen, presidente di Prioritalia, durante il convegno ''Immaginare e costruire il domani per i giovani e per il Paese'', organizzato da Prioritalia, Manageritalia e Fondazione Golinelli, spiega quali sono le priorità della sua associazione in campo giovanile.
"Per Fondazione Golinelli -sottolinea- educare i giovani è la chiave per costruire una società migliore, per Prioritalia educare alla collaborazione è una leva strategica per ricostruire la fiducia in una visione di sviluppo sociale sostenibile. Ci accomunano questo senso di responsabilità, l’impegno civico verso le nuove generazioni e la volonta di lasciare un Paese migliore di quello che abbiamo trovato".
"I manager - spiega Mario Mantovani, vicepresidente di Manageritalia, fondazione che organizza tutorship gratuita per i giovani - hanno deciso di impegnarsi in un percorso di crescita delle leadership civiche, significa portare competenza e impegno per migliorare il contesto in cui le nostre aziende possono crescere e si possono sviluppare. Non è sufficiente lavorare all’interno dell’azienda e lavorare nei settori e nelle filiere, occorre creare un contesto in cui i prodotti, i servizi e le nuove iniziative trovino possibilità di sviluppo".
"Oggi le domande profonde delle persone -prosegue- quali sono? Sono domande di coscienza, di salute, di sostenibilità ambientale. E’ in questi filoni che si devono innestare tutte le iniziative di crescita e di sviluppo. Noi vogliamo ricreare un ambiente in cui si riparta da questa base, da questo punto di partenza e anche dalla consapevolezza che, se non lavoriamo insieme, non riusciremo a raggiungere nessun risultato".
Di giovani e futuro parla anche Andrea Zanotti, presidente della Fondazione Golinelli: "Noi abbiamo avviato un dialogo con le scuole superiori -racconta- e questa è l’ultima vera occasione per mettersi in contatto con i ragazzi". "Uno dei problemi italiani più grossi -spiega Zanotti- è il rapporto ricerca-lavoro e creazione di startup. La trama che unisce la scuola, l’alta formazione e l’impresa non funziona perché si pretende che le iniziative vadano avanti a tutti i costi. Invece dobbiamo accettare l’idea che sbagliare è formativo e deve entrare a far parte del nostro curriculum, come accade negli Usa".