Roma, 26 feb. (Labitalia) - "Apprezziamo le parole del ministro per il profondo riconoscimento da lui espresso circa il lavoro svolto in difficili condizioni operative da tutti i lavoratori del dicastero, sia dell'organizzazione giudiziaria, che penitenziaria, che della giustizia minorile". Così il segretario generale della federazione Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, commenta l'incontro di oggi tra le organizzazioni sindacali e il nuovo ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "La Confsal-Unsa ha chiesto al ministro -prosegue Battaglia- di porre in stand by il decreto di riorganizzazione del ministero per svolgere ulteriori approfondimenti circa l'impatto effettivo che questo avrebbe sull'attività del dicastero e sui lavoratori stessi; con soddisfazione incassiamo la disponibilità del ministro a proseguire il dialogo e a non procedere all'approvazione della corrente bozza di riorganizzazione che giudichiamo profondamente sbagliata e da correggere in numerosi punti strategici".
Il segretario generale nel corso della riunione ha ribadito altresì con forza la necessità di coprire immediatamente le gravi carenze in organico sia dell'organizzazione giudiziaria che dell’amministrazione penitenziaria. "Inoltre abbiamo reiterato - spiega Massimo Battaglia - la richiesta al ministro per un intervento legislativo sul Fondo unico giustizia, per recuperare risorse economiche per il personale del dicastero che ha ancora il contratto scaduto dal 2009".
Il segretario generale della Confsal-Unsa sottolinea l'opportunità "di favorire l'ingresso nel ministero dei giovani avvocati meritevoli in sostituzione di parte della magistratura onoraria, costituita da pensionati, che tutt'ora opera negli uffici giudiziari". Infine, l'Unsa chiede, ricorda il segretario, "l'immediata apertura, dopo 9 anni di attesa, della trattativa per il nuovo contratto della dirigenza penitenziaria".