Un ''confronto franco e approfondito sui problemi più urgenti della giustizia e dell'avvocatura penale''. Così il presidente dell'Unione camere penali, Valerio Spigarelli, e il vicepresidente, Giuseppe Conti, commentano l'incontro di oggi con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Incontro all'esito del quale i rappresentanti dei penalisti hanno consegnato diversi dossier concernenti le proposte dell'Ucpi sui temi trattati.
Si è anzitutto sollecitata l'approvazione dei due regolamenti, rispettivamente sulla difesa d'ufficio e sulla specializzazione, elaborati e presentati secondo la legge dal Cnf, con il contributo dei penalisti che hanno fatto parte delle relative commissioni di studio. Il guardasigilli ha assicurato, fa sapere la nota dell'Ucpi, che l'iter relativo è già avviato e in tempi brevi i regolamenti potranno essere licenziati.
L'Unione ha esposto anche la necessità di intervenire sul patrocinio a spese dello Stato affinchè sia eliminata la decurtazione del 30% dei compensi prevista dalla legge di stabilità, cosa che declassa il diritto di difesa del non abbiente, accentuando il carattere della nostra come di una ''giustizia per ricchi''. Pur dando atto al ministro di aver ''rimosso l'ulteriore decurtazione originariamente prevista nei parametri'', l'Unione continuerà a battersi perché la difesa dei ''poveri'' cessi di essere di serie B, quasi che la stessa non fosse un diritto del cittadino previsto dalla Costituzione che, peraltro, lo vuole presunto non colpevole. (segue)
