Era convinta di vivere di rendita grazie ai 317mila euro sottratti ad un'anziana goriziana, ma la Guardia di Finanza isontina, grazie alle denunce dei parenti, ha offerto all'autorità giudiziaria un quadro probatorio completo che ha consentito di recuperare integralmente la somma. Questo è quanto accaduto ad una badante di origine slovena che per anni aveva assistito una donna residente a Gorizia.
La badante, infatti, dopo un iniziale comportamento irreprensibile agli occhi dei parenti dell'anziana, non accontentandosi della retribuzione mensile, del vitto e dell'alloggio, si era intromessa nella gestione delle risorse finanziarie della sua assistita, creando così le condizioni per sottrarre la rilevante somma di 317mila euro e trasferirla all'estero.
Alla morte dell'anziana, i parenti, rilevato il cospicuo ammanco, avevano presentato un esposto ai finanzieri che, dopo accurati accertamenti patrimoniali ed attraverso indagini finanziarie, sono riusciti ad accertare le sue responsabilità, denunciandola per ''circonvenzione di incapace'' ed ''appropriazione indebita'', e consentire al Tribunale di Gorizia di disporre il sequestro conservativo di beni equivalenti al denaro sottratto. Il provvedimento è stato eseguito dalle Fiamme Gialle goriziane su un immobile di proprietà della badante nel centro storico del capoluogo isontino.