''Dobbiamo essere molto chiari sul rispetto delle regole''. A dichiararlo parlando della situazione in Grecia è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo a Berlino sul tema 'Europa: ritorno al futuro'. ''E' chiaro - ha affermato il premier - che se le regole si rispettano dappertutto si devono rispettare anche in Grecia. Condivido totalmente la necessità che il governo greco segua la strada maestra delle riforme strutturali''.
''C'è una terza via tra irresponsabilità e austerity'', ha poi aggiunto Renzi. ''Questa terza via non sta nella scheda del referendum greco ma deve stare nell'agenda del Consiglio europeo''. Il premier ha ancora sottolineato la necessità di trovare ''il coraggio della crescita e non solo il totem dell'austerity''.
''I greci conoscono bene il concetto di democrazia, sanno a cosa vanno incontro, a questo punto decidano loro'', ha poi detto parlando del referendum in programma in Grecia il 5 luglio che per Renzi "è un referendum sul tornare alla dracma o restare in Europa''.
''Se fossi un membro della Commissione mi asterrei da qualsiasi valutazione. Spero - ha aggiunto - che nelle prossime settimane la situazione possa rimettersi in carreggiata. E' una fase delicata soprattutto per la Grecia''.
Poi, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con Angela Merkel, ha sottolineato: "Non ho indetto quel referendum, non l'avrei indetto" ma "non metto bocca". "E' una scelta del governo greco, personalmente avrei evitato", ha detto ancora il presidente del Consiglio che ha poi aggiunto: "La scelta di fare un referendum a mio avviso è un errore, ma rispetto la volontà del popolo greco".
