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"Ho colpito forte", così la 16enne ha ucciso il suo aggressore

05 gennaio 2019 | 20.10
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(Fotogramma)
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"Mi voleva violentare e io l'ho colpito con tutta la forza che avevo". E' stata questa la confessione, tra le lacrime, della ragazza di 16 anni di origini africane che ieri sera ha pugnalato con un coltello da cucina e ucciso, con una decina di colpi, un 63enne marocchino. A far scattare la reazione della minorenne è stato il tentativo di stupro da parte del suo coinquilino. L'uomo ucciso viveva nella stessa abitazione della ragazzina, a Castelnuovo Scalo, una frazione di Asciano (Siena). La famiglia della 16enne abita in un appartamento a disposizione degli operai di una fornace di laterizi dove il marocchino lavorava insieme anche al padre della ragazza.

Secondo la confessione fatta ai carabinieri, la 16enne ha raccontato che le avances del 63enne andavano avanti da tempo e negli ultimi mesi erano diventate sempre più insistenti, ma non aveva confidato nulla a nessuno, nemmeno ai familiari. Poi nel tardo pomeriggio il 63enne, approfittando dell'assenza dei genitori, è entrato nella cucina dove si trovava la ragazza e sotto la minaccia di un coltello l'ha portata in camera. L'uomo si è spogliato e poi ha cercato di violentare la ragazza, che però è riuscita a sfuggire alla presa dell'uomo e ad afferrare il coltello. La ragazzina ha sferrato una decina di colpi al suo aggressore, colpendolo in varie parti del corpo, al volto, alle gambe, alla schiena e al busto.

E' stata la madre, rientrata a casa dopo aver fatto la spesa, a fare la macabra scoperta e a dare l'allarme. Il padre della ragazza si trova in Francia da alcuni mesi per cercare lavoro, dopo che la fornace è entrata in crisi.

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