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Banche: il creativo Casiraghi, così si possono evitare i danni ai risparmiatori

12 marzo 2016 | 15.22
LETTURA: 5 minuti

Cesare Casiraghi
Cesare Casiraghi

Evitare disastri finanziari ai piccoli risparmiatori? Si può, puntando sul'educazione finanziaria. Come? Lo spiega Cesare Casiraghi, il creativo che ha inventato la zucca di ING Direct e lanciato con le sue pubblicità aziende come CheBanca, Genialloyd e altro. Secondo il pubblicitario è necessario comunicare via immagini e con messaggi semplici per farsi comprendere da un target finanziariamente poco colto e distratto. La prima spiegazione sulle più diffuse tipologie di prodotti finanziari dovrebbe avvenire allo sportello, con un video tutorial.

''Quanto emerge ancora dalla recenti vicende di Banca Etruria e delle altre popolari -dice all'Adnkronos Casiraghi - è che il corto circuito è nella comunicazione, nella trasmissione e nella decodeficazione dei messaggi tra banca, cliente mediati dallo sportellista''. Da un lato le banche con i loro documenti, la cui comprensione necessita per forza un minimo di cultura della materia, che rispondono in pieno a tutti gli obblighi di comunicazione volute dalla legge, dalle istituzioni finanziarie e dagli organi di vigilanza.

Ma dall’altro lato il vi è il consumatore cui ricade l’onere di leggere e ben comprendere quanto gli viene sottoposto. Spesso documenti esaustivi ma molto al di sopra delle capacità o possibilità di vera comprensione dell’utente. In mezzo ai due vi è lo sportellista che dovrebbe essere, il medium e il facilitatore della comunicazione, ma spesso, come le cronache hanno dimostrato, ciò non è stato. Anche quando il funzionario fosse in perfetta buonafede e adeguatamente preparato ''comunicare in maniera efficace e comprensibile verso una serie quotidiana di clienti quanto mai eterogenei -spiega ancora Casiraghi- richiede specifiche doti, un naturale talento che solo pochi fortunati possiedono''.

Altre volte lo sportellista è poco capace, magari stanco o distratto o, peggio, in malafede. Ecco quindi la proposta: ''Cercare di evitare -spiega Casiraghi- la moltiplicazione delle iniziative e utilizzare tecniche nuove come ad esempio dei veri e propri video tutorial che consentirebbero un approccio più semplice a questioni complesse. Il che potrebbe tradursi nel fatto che la generale spiegazione circa determinate e più diffuse tipologie di prodotti finanziari avvenga, anche allo sportello, attraverso la visione di un breve video, oggi ne esistono anche di interattivi, in quanto strumento più efficace nella comunicazione col pubblico''. Un format ''standardizzato per tutti i player del mondo finanziario nei contenuti e nel linguaggio, in grado di spiegare al consumatore in maniera semplice, corretta, chiara ed esauriente, nonché agevolare la comprensione delle caratteristiche, dei rischi e dei costi dei prodotti finanziari offerti”.

L’uso del tutorial avrebbe inoltre l’aspetto positivo di permettere al potenziale acquirente, di condividere quel filmato o di rivederlo e provarlo a comprendere al meglio con amici più esperti, familiari, o altri professionisti di sua fiducia, ad esempio il commercialista. “E questo -sottolinea Casiraghi - un primo passo verso un acquisto maggiormente consapevole. Ed stimolando alla cultura finanziaria”.

Per le banche invece questo sistema potrebbe essere utile al fine di sintonizzarsi al meglio sul linguaggio del proprio cliente eppoi di ''mettersi al riparo'' da eventuali disfunzioni nella catena informativa che dai livelli centrali e passando per gli sportelli giunge al consumatore. E ottenere una desiderata corresponsabilità del sottoscrittore.

Anastasi, proposta può incidere nell'immediato

Stella Anastasi, Vice Presidente della Lega Consumatori ritiene che la proposta ''abbia senso e nell’immediato possa i ncidere in positivo. Un’informazione standard per tutti e al tempo stesso semplice, chiara diretta e– soprattutto dice all'Adnkronos – inequivocabile, con i giusti contenuti magari a monte condivisi tra Istituzioni, banche e consumatori è un ottimo primo passo''.

'In questo senso, partendo dallo stimolo del pubblicitario vorrei sottolineare l’importanza di infondere questa cultura partendo già dalle scuole, tema sul quale la nostra Associazione spinge da tempo. Perchè se la missione della scuola è formare i giovani e preparali al futuro, la cultura finanziaria, anche luce dell’attuale scenario di mercato che ci propone una crisi dopo l’altra, nella quale vittime sono poi i consumatori, - conclude la vice Presidente della Lega dei Consumatori - deve essere assolutamente in agenda di Governo''.

Da Feduf plauso alla proposta

Anche da Feduf viene un plauso alla proposta: “Lo strumento indicato da Casiraghi è senz’altro corretto'' -spiega all'Adnkronos Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – perché il primo ostacolo da superare è quello della diffidenza verso una materia ritenuta troppo difficile e complessa, troppo da addetti ai lavori, E’ quindi necessario trovare strumenti capaci di catturare l’interesse attraverso un linguaggio semplice e poco formale''.

Ma la domanda da porsi, secondo Boggio Robutti, prima ancora di pensare agli strumenti di comunicazione, è perché ''la maggioranza delle persone, a differenza di come si comporta di fronte alla scelta di un’auto, un computer o un cellulare, quando deve prendere decisioni relative ai propri soldi tende a non curarsene spesso delegando le scelte di investimento. L’assenza di consapevolezza è, a mio avviso, il primo nemico da combattere e l’arma più efficace è quella dell’educazione. Non solo dei giovani, ma anche dei loro genitori''.

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