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Il Libro dei Fatti 2022, a breve in libreria la 32esima edizione

21 novembre 2022 | 17.09
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La copertina gialla e blu, che ricorda i colori dell'Ucraina

Il Libro dei Fatti 2022, a breve in libreria la 32esima edizione

Papa Francesco, Joe Biden, Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky personaggi-chiave del conflitto russo-ucraino al centro della 32esima edizione del Libro dei Fatti, a breve in libreria con la copertina gialla e blu come la bandiera Ucraina, e della riflessione del professor Alessandro Campi, professore ordinario di Scienza politica, Dipartimento di Scienze politiche, dell'Università di Perugia, del quale quest'anno il volume edito da Adnkronos libri ospita un contributo.

Da 32 anni 'Il libro dei Fatti' racconta tutto quello che è successo, nel mondo e in Italia. Un patrimonio di dati, esperienze, fatti, emozioni, racconti, avvenimenti che ha finito per dar vita, anno dopo anno a una vera e propria enciclopedia del nostro tempo. Secondo l'analisi di Campi, "il 2022 ha confermato che non viviamo nella società del rischio o in quella liquida", ma "nella società dell’allarme e della minaccia permanenti".

Domandandosi chi sia, tra i leader che in questo 2022 si sono stagliati sulla scena mondiale, ad avere "una visione positiva e costruttiva del futuro", Campi cita in primis Papa Francesco, che "si staglia su tutti per quello che può definirsi il 'coraggio della verità'": "Per primo ha parlato del rischio di una terza guerra mondiale e di una escalation atomica. E della necessità di un rapido cessate il fuoco che restituisca potere alla diplomazia e dunque alla pace", sottolinea il docente. Quanto al presidente Usa Joe Biden, "la superpotenza americana, attraverso la Nato e d’intesa coi suoi alleati, ha scelto la strada dell’intransigenza politico-militare", aggiunge Campi, che, venendo all'Europa, evidenzia come "in quanto alleata strategica degli Stati Uniti, non potrà far mancare la sua voce, per quanto possibile unitaria e convincente", anche grazie a Ursula von der Leyen e alla "sua capacità a mediare e convincere".

Infine Zelensky, che "del 2022 è stato l’emblema, la personificazione, il riassunto tragico. Un comico eletto quasi per caso, o forse per sbaglio, rivelatosi padre della patria e simbolo di resistenza di un intero popolo".

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