Il Consiglio di Cooperazione del Golfo ha un "ruolo di sostegno" alla coalizione internazionale contro lo Stato islamico in Iraq e in Siria. E' quanto ha dichiarato il segretario generale Iyad Amin Madani, che in un'intervista al quotidiano londinese 'al-Hayat' ha messo in evidenza l'importanza di adottare un approccio più ampio rispetto al fenomeno del terrorismo
Il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) ha un "ruolo di sostegno" alla coalizione internazionale contro lo Stato islamico (Is). E' quanto ha dichiarato il segretario generale del Ccg, Iyad Amin Madani, che in un'intervista al quotidiano londinese 'al-Hayat' ha anche messo in evidenza l'importanza di adottare un approccio più ampio rispetto al fenomeno del terrorismo.
Per Madani, "la risposta militare al terrorismo deve essere accompagnata da una comprensione del suo contesto generale, dell'ambiente e del clima che lo alimentano". E' quindi necessario "prosciugare il sostegno" al terrorismo, "non solo quello economico, ma anche ideologico e politico", ha aggiunto.
Secondo il segretario generale del Ccg, l'organizzazione dello Stato islamico "è solo una delle tante facce del terrorismo" e le derive terroristiche "sono una caratteristica di tutte le religioni e di tutte le correnti politiche. Vogliamo chiarire - ha sottolineato - che questi gruppi non hanno nulla a che vedere con l'Islam, né in quanto religione e né in quanto cultura o civiltà".
Respingendo ogni tentativo di denominare in termini confessionali il fenomeno del terrorismo, Madani ha messo in evidenza che "non esiste un terrorismo sunnita o un terrorismo sciita", spiegando come la questione abbia "ragioni che devono essere comprese". Per questo i Paesi della regione "devono adottare un nuovo approccio" cercando di "perseguire l'interesse collettivo".