cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 02:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Imprese: in crisi per tasse non pagate dai fornitori, la denuncia/Adnkronos

17 ottobre 2015 | 13.41
LETTURA: 3 minuti

Imprese: in crisi per tasse non pagate dai fornitori, la denuncia/Adnkronos

Non c'è solo la crisi a mettere a rischio la sopravvivenza delle imprese. A volte, può essere anche l'interpretazione rigida di una legge a mettere a repentaglio il futuro di un'azienda sana. E' il caso denunciato all'Adnkronos dalla Mg Sistemi, che si occupa di distribuzione di materiale informatico nel napoletano. L'impresa ritiene di essere vittima del "meccanismo perverso" che può innescare la responsabilità solidale: in estrema sintesi, è chiamata a rendere conto al fisco delle tasse non pagate dai suoi fornitori.

"Viviamo da 6 anni, un buon 80% della nostra vita, con controlli a raffica dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza. Perché? Perché se i nostri fornitori non versano l'Iva allo Stato, noi ne rispondiamo in solido e da qui l'arrivo di cartelle esattoriali da capogiro. Dunque, non solo paghiamo le nostre tasse, ma lo Stato ci imputa anche il pagamento dell'Iva e delle tasse che non pagano i nostri fornitori", spiega l'amministratore Luigi Picciano.

Controlli e sanzioni che costringono l'impresa a spendere, e quindi a bruciare utili potenziali, per far valere le proprie ragioni. "Siamo oramai stanchi di doverci difendere dallo Stato che invece ci dovrebbe proteggere, dovendo invece pagare quotidianamente consulenti ed avvocati che ci aggravano di oneri esasperanti e che non danno la possibilità ad un'azienda sana come la nostra di poter andare avanti, soprattutto, in tempi difficili come questi".

La denuncia diventa un vero e proprio appello. "Qualcuno ci aiuti a dimostrare che la 'responsabilità in solido' non sempre deve essere applicata a tutte le aziende senza distinzione alcuna. Forse ci sono ancora aziende sane, per bene e dove si lavora onestamente". L'imprenditore insiste sul quello che ritiene essere un paradosso. "Io non posso credere che la mia azienda, essendo solvibile, con ottime credenziali bancarie ed un ottimo fatturato annuo con utile sempre in crescita, debba essere a rischio chiusura".

Il meccanismo di cui Picciano si sente ostaggio è quello che si innesca applicando la responsabilità solidale delle imprese, che le lega ai comportamenti, spesso fraudolenti, dei fornitori. Come spiega lo stesso imprenditore: "Il controllo della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate sui fornitori, non trovando solidità commerciale, ma al contrario spesso nullatenenti disponibili al dialogo, ma non a risolvere il problema finanziario, fanno ricadere la responsabilità su chi ha acquistato dall'azienda che non è in regola".

Il problema, spiega, è che spesso le imprese non hanno strumenti sufficienti per verificare che il fornitore si muove nella legalità. "Io non posso fare più di quello che già faccio: visitare l'azienda da cui intendo acquistare, controllarne la partita iva, chiedere all'agenzia delle entrate se ha qualche cosa da indicarmi riguardo al fornitore da cui mi interessa acquistare, verificare l'esistenza di un conto corrente bancario attivo e, qualora ci fosse, verificare il bilancio depositato, controllare che mi consegnino merce integra con garanzia attiva, ricevere regolare fattura di acquisto ed effettuare esclusivamente a mezzo bonifico bancario i pagamenti della merce acquistata".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza