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In India la blockchain garantisce i diplomi scolastici

03 agosto 2021 | 07.05
LETTURA: 3 minuti

La rete scelta per il sistema di verifica dei diplomi è Ethereum, e il sistema verrà costruito grazie a una partnership governativa con la startup o locale LegitDoc.

da Legitdoc.com
da Legitdoc.com

Se l’India tentenna sulle criptovalute, non si può dire lo stesso riguardo alla blockchain, tecnologia in cui il gigante asiatico è all’avanguardia e decisamente entusiasta nonostante i dubbi a livello del governo centrale. E ora si prepara a lanciare il sistema di verifica blockchain dei diplomi scolastici più grande al mondo.

Un mercato del lavoro sempre più evoluto ed esigente sta iniziando ad andare di pari passo con un aumento delle falsificazioni dei titoli di studio. Il governo dello stato del Maharashtra ha deciso di scavalcare la messa al bando del governo centrale sulle tecnologie cripto per poter portare a casa un risultato unico e innovativo. “Negli ultimi dieci anni c’è stato un incremento esponenziale della falsificazione di documenti governativi come i titoli scolastici, che hanno portato perdite sia economiche che di reputazione”, ha spiegato il direttore del Maharashtra State Board of Skill Development.

La rete scelta per il sistema di verifica dei diplomi è Ethereum, e il sistema verrà costruito grazie a una partnership governativa con la startup o locale LegitDoc, specializzata nella certificazione digitale dei documenti. L’esempio del Maharashtra, all’avanguardia nel subcontinente, ha destato curiosità negli Stati indiani limitrofi, come confermano anche da LegitDoc. “Abbiamo avuto già un ordine dal Dipartimento dell’informazione del Karnataka, e siamo in trattative con il dipartimento scolastico del Telangana per implementare il nostro sistema”.

Il CEO di LegitDoc ha confermato l’interessa anche da parte di altre istituzioni come il National Institute of Technology del Surathkal e la Ashoka University per dar vita a una soluzione simile con l’obiettivo di contrastare la falsificazione di documenti. Iniziative che potrebbero spianare la strada a un’adozione di massa della blockchain per venire incontro alle esigenze della più grande burocrazia del mondo. Il progetto pilota del Maharashtra si pone tra i pionieri del campo, insieme a progetti analoghi del MIT di Boston, Singapore e Malta. Ma c’è anche un latro settore in cui l’India si pone all’avanguardia nell’uso della blockchain, e sono i vaccini. L’azienda innovativa StaTwig, creatrice nel 2029 del sistema di tracciamento blockchain VaccineLedger, ha di recente stretto una partnership con il gigante tech indiano Mahindra per rendere il suo progetto scalabile e applicabile a livello mondiale. Questo potrebbe aiutare non solo nel tracciamento e nella sicurezza della catena di approvvigionamento dei vaccini, ma anche nel tenere sotto controllo le scorte sotto scadenza che non si riescono a smaltire trasferendole dove c’è più richiesta.

Nei Paesi più sviluppati, infatti, le campagne vaccinali procedono spedite ma non mancano frange di popolazione scettiche o esitanti che stanno rimandando l’inoculazione. Questo fa sì che un gran numero di dosi di vaccino anti Covid, milioni solo negli Stati Uniti, siano a rischio scadenza. La creazione e l’implementazione di un sistema blockchain di tracciamento globale, seppur non può intervenire in modo radicale sulle diseguaglianze, potrà almeno aiutare a mitigare gli effetti peggiori di sprechi e ritardi dovuti a inefficienze logistiche.

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