cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 06:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Libri: arriva il 'cinico' di Gervaso, non moralista ma moralizzatore

30 ottobre 2015 | 10.17
LETTURA: 5 minuti

Roberto Gervaso
Roberto Gervaso

"Questa è la vita dell'uomo raccontata in pillole, attraverso gli aforismi, quelli che oggi chiameremmo tweet". Per Roberto Gervaso, gli aforismi, in versione cinica, sono il pane quotidiano: "Ne scrivo 100 al giorno, in casa, scritti da me, ne ho oltre 23mila", dice intervistato dall'AdnKronos, in occasione dell'uscita del suo nuovo libro, 'La vita è troppo bella per viverla in due' (Mondadori, 2015, pp. 217, euro 19).

Un libro dove gli aforismi - in questo volume se ne contano 2500 - danno la cifra a tutto tondo del rapporto con la realtà e del disincanto del commentatore politico e di costume, da sempre abituato a dire pane al pane e vino al vino, senza fare sconti: "Perché io sono un cinico - spiega Gervaso - , un vero cinico, cioè un realista, uno che vede le cose come stanno. Il cinico che non si fa illusioni, visto l'esito della vita". "Non un moralista - avverte - ma un moralizzatore, perché sono un peccatore incallito, mentre il moralista è un figlio di buona donna che condanna, negli altri, i vizi di cui è portatore. Alla larga dai moralisti".

'Punge' la Chiesa e il matrimonio

"Devo dire - dice il giornalista e scrittore, parlando del suo 'Breve corso di educazione cinica' - che per alcuni aforismi che ho scritto, la Chiesa, nei secoli scorsi, mi avrebbe mandato sul rogo", aggiungendo che a lui "il caldo piace, ma non troppo". Sull'argomento religioso Gervaso non risparmia nessuno, dai preti: "Ci sono preti che credono in Dio, preti che ne dubitano, preti che ti tolgono la fede", alla Chiesa che "è da secoli che campa sui nostri peccati", ai gesuiti che "ti fanno credere quello in cui loro non crederanno mai".

Altro tema caldo, su cui il cinico va a nozze, è il caso di dirlo, è il matrimonio, a cui Gervaso dedica un capitolo nel suo libro, dal titolo 'breve corso di prematrimoniale'. Qui si inizia con "chi non trova il tempo di tradire la propria moglie o il proprio marito, perde il suo tempo", per finire con "una coppia felice dopo venti anni di convivenza è una coppia di santi o di pazzi", passando per "la fedeltà è tutto quando non si è provato l'adulterio" e "il matrimonio mi ha insegnato che il divorzio è il male minore".

Renzi incarna il vero politico, il cinico capace

E la politica? "Non si può essere politici senza essere cinici", dice Gervaso, spiegando che "la lezione di Machiavelli è più che mai attuale". "La politica è forza, ragione di Stato, cinismo assoluto, non limitato al proprio interesse, ma che giovi a tutta la società", sottolinea lo scrittore. "E in questo momento abbiamo in campo un cinico capace, Matteo Renzi", dice ancora Gervaso. Che così descrive il premier: "E' il più cinico di tutti che fa qualche volta il buonista, ma con le palle, cercando di dire che 'va tutto bene', dando speranze a un paese che ne ha bisogno".

"Al contrario, in politica ci sono i cinici incapaci, che non sono per questo bravi politici, e l'emblema di questi è stato Veltroni con il suo, di buonismo", aggiunge Gervaso.

Nel mondo del giornalismo, invece, in testa alla classifica dei cinici, alla maniera di Gervaso, "bisogna mettere Eugenio Scalfari, che anche se cerca Dio, è un degno rappresentante, oltre ad essere un grandissimo direttore di giornale", mentre "tra i letterati un posto importante spetta ad Alberto Moravia".

Un libro per i giovani, perché i vecchi o sono già cinici o rimbambiti

"Se tutti facessero il loro dovere il paese sarebbe un paese di Bengodi, un Eldorado, altro che l'Italia in ginocchio", dice ancora lo scrittore, rivelando la vena moralizzante del cinico: "Io, per mio conto, mi sveglio alle 6, leggo dieci ore al giorno, scrivo. E la sera mi annoio, andando in osteria o restando a casa". "In ogni caso - dice ancora l'autore de 'La vita di Cagliostro' - io non perdo una giornata a parlare con un gesuita che vuole convertirmi, ma, quando faccio il mio dovere, ne sono certo, Dio esiste di più".

Per Gervaso gli aforismi, declinati in salsa cinica, sono quasi un 'romanzo di formazione': "Il giovane è uno scontento insoddisfatto, non sa come realizzarsi e finché non trova la sua strada è insoddisfatto, ma ha entusiasmo", dice invitando i più giovani alla lettura del suo 'breve corso'.

"Io penso che questo libro - sottolinea l'autore - che vuole aprire gli occhi, che racconta la vita per quello che è, sia più adatto ad un giovane di 18 anni, piuttosto che a un vecchio di 90, che ha fatto già la sua vita". "E a 90 anni ho sei già un cinico o sei rimbambito", conclude Gervaso.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza