Per i militari che combattono per il presidente Hadi l'operazione militare lanciata dall'Arabia Saudita è a difesa della popolazione yemenita e della legittimità della Costituzione.
Sono circa quattromila i soldati che combattono per il governo ''legittimo'' del presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi. Lo ha detto il capo della Brigata 135 nella città costiera di Hadhramaut, Yahya Abu Oja, all'emittente al Hadath. Abu Oja si aspetta quindi che altre unità dell'esercito si uniscano al governo di Hadi e annuncino la loro defezione dalle ''milizie di (Ali Andullah, ndr) Saleh'', ovvero da coloro che combattono ancora a servizio del deposto presidente yemenita. A lui e al figlio Ali Ahmed, che guida quelle che un tempo erano le Guardie Repubblicane, mercoledì il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto il divieto di espatrio e congelato i beni.
Anche il capo della Brigata 123 nella provincia orientale di Al-Mahrah ha annunciato la sua alleanza a Hadi e il sostegno all'offensiva 'Tempesta decisiva' lanciata il 26 marzo dalla coalizione militare a guida saudita per fermare l'avanzata degli houthi nello Yemen. Lo sostiene il sito di informazione Hadarem Net.
Il sostegno a Hadi è stato anche espresso dal luogotenente Thabit Qassem Abdullah, responsabile della base militare dell'aviazione ad al-Mahra. Qassem ha detto che l'offensiva 'Tempesta decisiva' ha come obiettivo quello di ''salvare il popolo yemenita e la legittimità costituzione dalle bande armate e dalle milizie che sono fuorilegge'', si legge in una lettera inviata ad al-Arabiya e ad al-Hadath.