Nel mirino del Partito del Congresso, Ashok Khemka ora si è inimicato anche il BJP che lo aveva usato in campagna elettorale. Da commissario ai trasporti dello stato dell'Haryana a segretario generale per l'archeologia e i musei l'ultimo passaggio.
Il burocrate indiano anticorruzione Ashok Khemka è stato trasferito per la 46esima volta. Il suo caso è oramai noto in tutto il paese che ha girato in lungo e in largo nei suoi 23 anni di carriera nell'amministrazione pubblica, lasciando dietro di sé una lunga scia di provvedimenti scomodi, incluso l'annullamento dell'acquisto di un terreno da parte del genero di Sonia Gandhi, Robert Vadra, nel 2001, un gesto con cui si era inimicato per sempre il Partito del Congresso.
Ora, tuttavia, è il Bharatiya Janata (Bjp), che durante la campagna elettorale che ha portato al governo Narendra Modi aveva usato Khemka per denunciare le pratiche del Congresso, ad averne incrociato lo zelo e quindi probabilmente ad averne chiesto il trasferimento punitivo (in India i funzionari dell'Ias, l'India Administrative Service, possono essere licenziati solo per reati penali).
Dall'incarico di Commissario ai trasporti dello stato dell'Haryana, che ha mantenuto solo quattro mesi, è stato spostato a segretario generale del dipartimento per l'archeologia e i musei, dopo uno scontro con il ministro dei Trasporti Tam Bilas Sharma in seguito al provvedimento che ha introdotto sanzioni contro i mezzi sovraccarichi. "Ho cercato con tutte le mie energie di affrontare la corruzione e riformare il settore, malgrado tutti i limiti e gli interessi contrapposti", ha spiegato Khemba, 49 anni, in una intervista all'emittente NDTV.