Gli psicologi israeliani: "Sarà un lavoro duro ma in 4 mesi gli ex ostaggi torneranno alla vita"

Oren (Emdr Israele): "Avranno incubi, paura di restare da soli e di uscire di casa ma con più sedute ravvicinate il recupero sarà rapido"

(Foto Ipa)
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14 ottobre 2025 | 13.33
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"Ieri è stato un giorno di festa, la gioia era nell'aria perché da due anni aspettavamo il rilascio da parte di Hamas degli ultimi ostaggi rimasti in vita. Tuttavia, per i 20 cittadini israeliani sopravvissuti ad una situazione orribile per 737 giorni e finalmente tornati a casa da oggi cambierà tutto, e lo abbiamo già visto con gli altri ostaggi. Per settimane andranno incontro a incubi, flashback, problemi di insonnia, paura di restare da soli e di uscire di casa. Sarà un lavoro duro ma l'auspicio è che in 3-4 mesi possano riprendere a vivere. Il ritorno alla vita, va detto, non è automatico dal punto di vista psicologico. Tuttavia, è possibile solo se verranno aiutati attraverso un percorso psicologico con esperti in psico-traumatologia e in Emdr" - Eye movement desensitization and reprocessing, ossia desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari - che l'Oms indica come il "migliore trattamento dal punto di vista dell'efficacia per casi come quelli di ex ostaggi detenuti dopo lunghe prigionie". Lo afferma all'Adnkronos Salute Udi Oren, psicologo clinico e medico, presidente di Emdr Israele ed ex presidente di Emdr Europa.

Il lavoro con i sopravvissuti "si preannuncia lunghissimo e difficilissimo - avverte Oren - perché non hanno subìto uno, due o tre eventi traumatici bensì di un'esposizione prolungata ad una situazione orribile per molti mesi. Queste persone sono state torturate, private di cibo e acqua, costrette a stare in tunnel sotto terra con poca aria e al buio. Come se non bastasse, gli uomini di Hamas raccontavano loro storie non vere, una su tutte che Israele e il Governo di Netanyahu si erano dimenticati di loro". Per tutti questi motivi "ci aspettiamo un progresso molto lento, nelle prime settimane di trattamento potrebbe esserci anche il ricorso a terapie farmacologiche, sebbene noi clinici preferiamo di no. Certo a più sedute di terapia Emdr ravvicinate si sottoporranno e più rapido sarà il recupero - sottolinea l'esperto - ovvero vivere la vita senza quella 'nuvola nera' sopra di loro, ovvero il trauma estremo del rapimento e della detenzione dopo il 7 ottobre 2023. L'unica nota positiva - osserva Oren - è che nella maggior parte dei casi si tratta di persone giovani e apparentemente in salute. Tutta la società si sta impegnando ad aiutarli ma prima di raggiungere un po' di sollievo passerà del tempo. Intorno a loro un grande team multidisciplinare "con medici di ogni specializzazione" compresi psicologi, psicoterapeuti e psichiatri.

Per il presidente Emdr Israele è "fondamentale aiutare e sostenere anche le famiglie degli ostaggi liberati, tornati a casa vivi o morti, e che in questi due anni hanno reagito in due modi opposti: o cedendo alla disperazione e alla depressione oppure facendo pressioni su Governo, politica e comunità internazionale per riavere i loro cari a casa" conclude.

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