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Italiani i più disposti a viaggiare per seguire concerti

09 maggio 2018 | 12.28
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Italiani i più disposti a viaggiare per seguire concerti

Musica e viaggi: il connubio perfetto che fa viaggiare gli italiani. Secondo l’ultima ricerca svolta da eDreams, l’agenzia viaggi leader in Europa, che ha coinvolto 13.000 viaggiatori da otto nazioni (Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Portogallo, Stati Uniti, Svezia e Germania) i nostri connazionali sono il popolo che più di tutti è interessato a viaggiare per partecipare a festival musicali, classificandosi primo con una percentuale del 34% e staccando di diversi punti gli Stati Uniti (25%) e il Portogallo (23%) che arrivano rispettivamente al secondo e terzo posto.

Con l’arrivo della primavera e l’estate alle porte è partita la stagione degli eventi musicali in giro per l’Europa: un’occasione perfetta per ascoltare buona musica e vistare località nuove. Ma quali sono i comportamenti dei viaggiatori quando si tratta di musica? In Italia sono soprattutto i ventenni (47%) a pianificare viaggi al di fuori del Paese per partecipare a concerti e tra loro prevalgono le donne (37%).

Questo desiderio si riflette anche in un altro dato interessante: i nostri connazionali sono coloro che nel corso della loro vita hanno viaggiato di più (17%), tra tutti i Paesi coinvolti dal sondaggio, solo per seguire un concerto o partecipare a un festival musicale. Seguono a breve distanza Spagna (15%) e Portogallo (14%).

L’indagine individua anche la tipologia di evento che più prediligiamo: siamo tra i meno interessati a concertini intimi a favore invece di grandi eventi con tanti artisti sulla scia di manifestazioni come Coachella, il festival musicale che si svolge ogni anno in California e che vede la partecipazione di grandi star della musica mondiale. Al contrario di Stati Uniti e Regno Unito.

Ma quanta musica ascoltano gli italiani in viaggio? E può una passione musicale influenzare la scelta di una destinazione? La nostra passione per la musica ci segue anche in viaggio: non possiamo, infatti, rinunciare a portare con noi playlist ad hoc studiate su misura per le nostre mete.

Come ci comportiamo verso nuove, per noi, culture musicali? Secondo la ricerca siamo secondi, dopo gli statunitensi (38%), per interesse verso la cultura musicale locale del Paese meta del nostro viaggio. In quest’ultima categoria registriamo una preferenza del 35%, a pari risultato con la Germania. Se diamo uno sguardo più da vicino alle abitudini degli italiani scopriamo che soprattutto i sessantenni e la fascia d’età dei trenta sono interessati alla musica locale con percentuali rispettivamente del 39% e del 36%.

La fascia d’età 30-39, inoltre prepara playlist ad hoc con musica originaria della destinazione di viaggio per entrare nel mood. A proposito di questo ultimo trend, la ricerca evidenzia che nel mondo sono basse le percentuali di viaggiatori che scaricano brani di artisti locali originari della meta di vacanza, ma tra tutti gli italiani sono i più interessati (15%), dopo gli Stati Uniti (16%), a prepararsi musicalmente al viaggio che li attende.

Quanto ai luoghi che più ci interesserebbero se dovessimo scegliere una vacanza in base alle influenze musicali? Ecco qui una classifica delle destinazioni di viaggio e dei paesi che più ci ispirano per la loro tradizione musicale: al primo posto New Orleans per il jazz (35%), secondi al mondo a scegliere questa meta per il jazz; segue la Jamaica per il raggae (32%), secondi al mondo a selezionare questa destinazione per il raggae; terzi gli Usa per l’hip hop (31%), primi al mondo a scegliere questo Paese per l’hip hop; quarto il Brasile per la samba (30%); quinta la Spagna per il flamenco (29%).

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