Il potente Ali Shamkhani, capo del Consiglio supremo di sicurezza nazionale, avverte: "Anche se si realizzasse lo scenario più debole sarebbe comunque un incubo per gli americani"
L'Iran parla di "13 scenari" dopo l'uccisione in Iraq del generale iraniano Qassem Soleimani. "Gli americani devono sapere che al momento abbiamo discusso 13 scenari per la nostra vendetta e devono sapere che anche se si realizzasse lo scenario più debole sarebbe comunque un incubo per gli americani", ha detto il potente Ali Shamkhani, capo del Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell'Iran, in dichiarazioni diffuse stamani dalle agenzie iraniane Mehr e Tasnim. "Al momento - ha aggiunto - non possiamo fornire ulteriori informazioni, ma giuriamo agli iraniani che la vendetta non comprende una sola operazione. Tutte le forze dell'asse della resistenza parteciperanno alla rappresaglia".
"Gli americani sanno di essere vulnerabili e per questo hanno cambiato tattiche", ha detto Shamkhani affermando che le forze americane nella regione "si sono rinchiuse in rifugi sperando di sfuggire alla nostra vendetta". "Ma - ha tuonato - la Repubblica Islamica aprirà per loro le porte dell'inferno".
"Il messaggio della Repubblica Islamica è chiaro: gli Stati Uniti - ha concluso - hanno ucciso un eroe nazionale e non possiamo rimanere indifferenti".