La Farnesina informa che è appena stato firmato il contratto della ditta Trevi con le autorità irachene per i lavori di consolidamento della diga di Mosul . La firma, si legge in una nota del ministero degli Esteri, fa seguito all'intenso negoziato svolto tra l'azienda e le autorità irachene a Baghdad. Sulla base della decisione delle autorità irachene, potrà svilupparsi l'operazione di consolidamento della diga concordata nella recente visita del premier iracheno Haidar Al Abadi a Roma, e oggetto anche dei contatti avuti in questi giorni a New York dal ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni con i rappresentanti degli Stati Uniti e dell'Iraq per accelerare i termini del contratto.
CONTRATTO - Il contratto ha un valore complessivo di 273 milioni di euro. l'aggiudicazione, sottolinea in un nota l'azienda specializzata in fondazioni speciali e consolidamento dei terreni, fa seguito a una gara internazionale, che ha seguito una procedura d’urgenza per via della situazione critica della diga.
"Questo contratto -sottolineano i vertici di Trevi- conferma l’importante rapporto di stima, che il gruppo si è conquistato nel mondo grazie ad una consolidata esperienza in questo tipo di opere specializzate e nell’area del Medio Oriente''. Nello specifico, per questo importante progetto ''è prevista una intensa attività di perforazioni ed iniezioni di miscele cementizie per il consolidamento delle fondazioni della diga, oltre a lavori di riparazione e manutenzione delle gallerie di scarico di fondo della stessa, oggi danneggiate''.
Con le prime mobilitazioni, spiega il gruppo, inizieranno anche corsi di specializzazione e training di tecnici e personale locale per l’utilizzo di mezzi di perforazione prodotti da SoilMec (gruppo Trevi). La presenza di un contingente militare Italiano e forze di sicurezza locali, si assicura nella nota, ''garantiranno la sicurezza degli oltre 450 tecnici e personale della Trevi''.