(Aki) - E' di almeno 14 morti, tra cui il capo della polizia di Diyala, il bilancio della serie di attentati e scontri a fuoco che si sono registrati in Iraq. Lo riferisce una fonte della polizia locale all'agenzia di stampa Xinhua a condizione di anonimato. Tra le vittime, appunto, anche il generale Raghib Radhi al-Omairi della polizia federale irachena rimasto vittima di un attentatore kamikaze che si è fatto esplodere a bordo di un camion bomba vicino ad Adheam, circa 120 chilometri a nord est di Baghdad. Altri due agenti di polizia e quattro guardie del corpo di al-Omairi sono rimasti uccisi nell'attentato kamikaze.
Inoltre a Samarra, 120 chilometri a nord di Baghdad, due agenti della polizia federale sono stati uccisi e altri tre feriti in un attacco condotto da un kamikaze a bordo di un'autobomba vicino a un posto di blocco della sicurezza. Dopo l'esplosione uomini armati hanno attaccato il checkpoint e rapito cinque poliziotti, oltre a sequestrare armi e munizioni.
Tre miliziani e due poliziotti sono invece morti in scontri esplosi in sei villaggi nella zona di Qaratapa, a nord est di Baquba, 65 chilometri a nord est di Baghdad. L'ondata di violenza che si è registrata nel 2013 in Iraq ha causato, secondo le Nazioni Unite, la morte di 8.868 persone, il piu' alto bilancio di vittime nel Paese in cinque anni.
