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Italia sul podio Ue per longevità ma crollano le nascite

29 ottobre 2019 | 13.14
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A fare il punto sulla 'Silver economy' è il primo Rapporto Censis-Tender Capital

(Fotogramma)
(Fotogramma)

In 10 anni nel Paese gli over 65 hanno registrato una crescita di 1,8 milioni: un dato che colloca l'Italia sul podio Ue per presenza di longevi con il 22,8% di anziani, seguita da Grecia (21,9%), Portogallo (21,7%), Finlandia (21,6%) e Germania (21,5%). A fare il punto sulla 'Silver economy' è il primo Rapporto Censis-Tender Capital che certifica anche il dato negativo per i giovani under 35 di -1,5 mln in 10 anni. "Preoccupante" anche il calo delle nascite che registra un vero e proprio crollo con il -23,7%.

Una tendenza all'invecchiamento quella registrata in Italia che andrà avanti progressivamente. Le previsioni per il 2051 annunciano che dagli attuali 13,7 milioni di anziani, pari al 22,8% del totale della popolazione, si passerà a 19,6 milioni, per un'incidenza sul totale della popolazione che sarà pari al 33,2% e un incremento percentuale del +42,4%.

ULTRA 80ENNI - Salgono in maniera esponenziale in Italia gli ultra 80enni: nel 2019 i lungoviventi sono 4,3 mln e rappresentano il 7,2% della popolazione, un aumento del +74,9% dal 2001. Gli ultranovantenni, invece, sono 774.528 e risultano aumentati del +94,5% dal 2001. Infine, cresce anche il numero dei centenari, arrivati a 14.456, in aumento del +129% dal 2001, quando erano 6.313.

NON AUTOSUFFICIENTI - Il 20,7% degli anziani, oltre 2,8 milioni di persone, non è autosufficiente e questa situazione costituisce un rischio che cresce con l’avanzare dell’età: supera il 40% di incidenza oltre gli ottant’anni. Un problema che pone "elevati fabbisogni assistenziali" coperti fino ad oggi, si legge nel Rapporto, soprattutto dalle famiglie, che garantiscono assistenza diretta in almeno 7 casi su 10 e dalle badanti, circa 1 milione, con una spesa per le famiglie stimata in circa 9 miliardi di euro.

Il modello italiano di welfare familiare e privato a copertura delle esigenze di assistenza degli anziani non autosufficienti inizia "a mostrare segni di cedimento", troppa pressione sulle famiglie, troppi gli esclusi: circa 1 milione di anziani hanno gravi limitazioni funzionali e non beneficiano di assistenza sanitaria domiciliare. "Oltre 2,7 milioni vivono in abitazioni non adeguate alla condizione di ridotta mobilità. Dati che allarmano, anche perché non bastano i 12,4 miliardi di spesa pubblica per l'assistenza a lungo termine, di cui 2,4 miliardi finalizzati alle cure domiciliari, pari al 10,8% della spesa sanitaria complessiva, comunque inferiore al dato Ue del 15,4%", si legge nel Rapporto.

SILVER ECONOMY - Tira la 'silver economy': gli over 65 in Italia, infatti, sono considerati "generatori di benessere" e hanno una quota di ricchezza media più alta del 13,5% di quella media degli italiani. Situazione diametralmente opposta invece per i millennials che risulta inferiore del 54,6%. Un gap di reddito che spiega anche, si legge sempre nel Rapporto, "perché in 25 anni si sia ridotta la spesa dei consumi familiari (-14%), mentre è aumentata quella degli anziani (+23%), che oggi spendono molto di più in cultura, svago e viaggi".

NONNI E NIPOTI - Sono circa 9,6 milioni gli anziani over 65 che si occupano dei propri nipoti e di questi ben 3,6 milioni lo fa regolarmente mentre in 1,2 mln svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato, è la fotografia scattata dal Rapporto. A prestare mutua assistenza tra anziani in 5,1 milioni.

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