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La Fondazione 'Con il Sud' per l'Earth Day 2014, a sostegno dell'ambiente

22 aprile 2014 | 12.44
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La Fondazione 'Con il Sud' per l'Earth Day 2014, a sostegno dell'ambiente

Oggi è l'Earth Day 2014, appuntamento annuale dedicato al rispetto e alla salvaguardia del Pianeta. La Fondazione Con il Sud, ente non profit attivo da 7 anni, propone alcune esperienze che vanno nella stessa direzione. Dalle iniziative per ridurre l'impatto dei rifiuti, a quelle di sensibilizzazione ambientale, alla promozione del riciclo per combattere ogni spreco, sono tanti gli esempi di buone prassi messe in campo da associazioni e organizzazioni del mondo del terzo settore e del volontariato nel Mezzogiorno.

In Sardegna una lavanderia sociale e un'ecofontana per ridurre i rifiuti. E' nella provincia dell'Ogliastra, un'area che registra oltre il 65% di differenziata. Qui, grazie al progetto ''Loceri verso rifiuti zero'' sostenuto dalla Fondazione, nasce una lavanderia sociale per il lavaggio e l'igienizzazione delle traverse di circa quaranta anziani della zona, che ricevono ogni giorno assistenza domiciliare.

Il servizio consentirà di eliminare le circa 80 le traverse monouso utilizzate (e gettate) quotidianamente, quasi 2.500 al mese. E per la plastica? L'installazione nella piazza di Loceri di una eco-fontana per la distribuzione di acqua pubblica naturizzata e certificata consentirà di evitare il conferimento in discarica di circa 1.400 bottiglie di plastica al giorno.

A Napoli la sostenibilità ambientale crea occupazione: Ponticelli, Barra, S. Giovanni a Teduccio. Sono le periferie napoletane coinvolte nel progetto ''Iocresco: Innovazione e Occupazione per la Crescita Economica Sostenibile e la Coesione'' che ha saputo trasformare in opportunità lavorativa il rispetto per l'ambiente e la lotta allo spreco alimentare.

E' stato, infatti, inaugurato un centro di stoccaggio per il riciclo e il recupero di materiali di ogni genere (dagli indumenti, agli oli esausti, ai Raee) ed è nata l'iniziativa "Last Minute Market", per distribuire a chi ne ha bisogno alimenti di qualità che, per la scadenza vicina, vengono destinati al macero. Dopo un periodo di formazione iniziale, diverse persone svantaggiate hanno trovato lavoro qui: in 6 sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato e altre 3 persone collaborano spesso alle attività del centro di stoccaggio.

Tra le altre attività previste dal progetto, quelle di sensibilizzazione ambientale nelle scuole, i laboratori di giardinaggio e sul riciclo e gli interventi di riqualificazione del verde pubblico (in 2 parchi cittadini).

Riuso, creatività e solidarietà si incontrano nell'isola: dai tessuti usati a originali abiti, tappeti, borse, coperte e accessori di vario tipo, tutto realizzato a mano. Succede nei laboratori artigianali del progetto Tèssere, sostenuto a Baunei, Cardedu, Jerzu (Og). Sono i cittadini a donare i materiali tessili ai quattro centri di raccolta presenti sul territorio. I tessuti vengono quindi lavorati nei laboratori al telaio o con ago e filo oppure, se in buone condizioni, inseriti nei circuiti di solidarietà, grazie al supporto di organizzazioni di volontariato e parrocchie.

A Lecce si va a scuola di sostenibilità: si chiama ''Vera la compostiera'' ed ormai i bambini dell'Istituto Zimbalo di Lecce la conoscono bene. Grazie al suo aiuto, infatti, si prendono cura di un orto didattico a disposizione dell'intero quartiere, nutrendolo con il compost ottenuto dagli scarti organici della mensa scolastica. Prima compostiera collettiva in Puglia, il macchinario in dodici mesi di attività ha prodotto circa 2,5 quintali di compost e smaltito 1 tonnellata di rifiuti. Il processo di rivalutazione del rifiuto attivato da ''Vera'' è stato seguito dai ricercatori di Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Protagonisti del progetto ''Reti - Rifiuti ed ecologia per l'Inclusione e il Territorio'', oltre 100 bambini tra i 7 e gli 11 anni che hanno imparato a gestire i rifiuti e a realizzare modelli e azioni concrete di riutilizzo.

Salento: dal design ecologico in carcere al recupero degli ulivi abbandonati. Il rispetto per la natura può entrare anche in carcere oppure incontrarsi con la tradizione come nel caso del progetto salentino ''Gap, la città come galleria d'arte partecipata''.

Grazie all'iniziativa, infatti, nel carcere leccese di Borgo San Nicola, i detenuti partecipano al laboratorio ''Giardino Radicale'', per la trasformazione e riprogettazione degli spazi comuni, utilizzando materiali di riciclo e con l'aiuto di esperti di riuso, registi teatrali e designer. Nell'ambito dello stesso progetto, inoltre, attraverso colture rispettose dell'ambiente si produce olio da ulivi abbandonati, con degustazioni ed eventi ''Lampa'' di condivisione e incontro per la comunità.

A Foggia, invece, il cibo va ''nella pancia o nella terra": cibi invenduti che rischiano di esser gettati vengono recuperati per esser distribuiti a chi ne ha bisogno oppure, se non sono in buone condizioni, diventeranno compost o saranno destinati alla produzione energetica.

In Provincia di Potenza si promuovono buone pratiche ''ecologiche'' (vendita di prodotti alla spina, ecopoint - punti di raccolta pre-discarica, baratto, prodotti agroalimentari a Km 0, recupero apparecchiature informatiche e piccoli Raee, ecc) e iniziative per il riuso degli scarti derivanti da attività produttive e artigianali.

Mentre a Rossano calabro verranno installati 2 compostatori, uno a servizio di tutte le mense scolastiche del comune e l'altro presso la Casa Circondariale di Rossano.

In provincia di Benevento è attivo un laboratorio di idee per promuovere nuovi oggetti, realizzati con materiali riciclati da ragazzi diversamente abili e raccolti nelle scuole. Sempre nel beneventano sarà avviato un Parco del riuso e della riduzione dei rifiuti, dove beni destinati allo smaltimento potranno essere rigenerati e trovare nuovo mercato. In Irpinia si sperimentano azioni per la riduzione dei rifiuti derivanti dal packaging dei prodotti agroalimentari, da abiti e accessori dismessi, da carta e plastica.

A Foggia una masseria diventa centro di riuso e riciclo di prodotti ingombranti, Raee e materiali riutilizzabili. Nel Salento si riduce la quantità di rifiuti attraverso l'installazione di compattatori, il conferimento spontaneo di rifiuti ingombranti nei punti di raccolta e il successivo riuso commerciale e sociale. Inoltre si abbatte il quantitativo di plastica e alluminio in discarica, attraverso l'installazione di punti di raccolta presso alcune scuole e il riuso creativo del materiale; si realizza un impianto di erogazione di acqua potabile, in alternativa a quella in bottiglia, gestito attraverso un sistema informatico.

A Nuoro si realizzano iniziative per ridurre la produzione dei rifiuti solidi urbani attraverso l'ampliamento dei settori produttivi dell'imprenditoria sociale (eco-compattatori per la plastica e il vetro, avvio di una bottega eco-sostenibile, raccolta della carta, ecc); si avvia un sistema virtuoso per intercettare beni e prodotti prima che diventino rifiuto, per recuperali e venderli nei mercati dell'usato.

In provincia di Enna, infine, si realizza un Ecopunto basato su un modello operativo, già utilizzato in altri territori, gestito attraverso palmari, touchscreen e personal badge a radiofrequenza e si inaugura una piattaforma telematica, che consente di barattare e scambiare beni usati con ''crediti virtuali solidali''.

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