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Estate: stagione di pesche e nettarine, i consigli dei produttori

08 agosto 2017 | 14.22
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Estate: stagione di pesche e nettarine, i consigli dei produttori

Le pesche e le nettarine sono i frutti dell’estate per eccellenza. In Italia maturano nell’arco di pochi mesi, da fine maggio a settembre ma il cuore della produzione si concentra nei mesi di luglio e agosto. L’Italia è leader mondiale di produzione di pesche e nettarine, insieme alla Spagna, con 1,3 milioni di tonnellate prodotte all’anno. La Romagna è la culla della produzione nazionale ed è da questa regione che è nata, insieme alle pesche, la frutticoltura italiana, agli inizi del ‘900. E, per non sbagliare nell'acquisto, è importante affidarsi alle garanzie offerte dai produttori.

A ricordarlo è il marchio Solarelli, "che identifica pesche e nettarine - sottolinea una nota - della migliore qualità, prodotte da agricoltori associati ad Apofruit e selezionate per offrire il meglio a chi acquista: il marchio Solarelli offre pesche e nettarine a polpa gialla e bianca, con l’epidermide pigmentata, provenienti da aree altamente vocate e anche, nella stagione giusta, garantite dall’Igp di Romagna".

Non è un caso se le pesche e le nettarine si definiscono frutti simbolo dell’estate. In Oriente, infatti, da dove provengono, sono da sempre considerate i frutti con il sole dentro, un simbolo di giovinezza, utilizzate anche come augurio di longevità.

E dal punto di vista nutrizionale, in effetti, possiedono requisiti ideali per il consumo durante la stagione calda. Sono reidratanti, dissetanti, ricche di zuccheri semplici e di beta carotene e particolarmente ricche di potassio, un ottimo integratore di energia e benessere per ricaricarsi dopo lo sport o l’esposizione al sole. Il tutto con sole 27 K calorie per frutto.

Pesche e nettarine appartengono alla stessa specie, a differenza di quanto si pensava un tempo, quando si riteneva che la nettarina fosse un incrocio tra pesco e susino. La nettarina è semplicemente una variazione naturale del Dna della pesca (secondo recenti studi realizzati dal Cra) in cui manca semplicemente il gene della peluria dell’epidermide. Quindi, in sintesi, la pesca si riconosce per l’epidermide vellutata e coperta da una leggera peluria e la nettarina, invece, dall’epidermide liscia.

Anche la consistenza del frutto cambia tra pesca e nettarina. Le pesche sono più morbide e succose, le nettarine più croccanti al morso. Spesso, la nettarina è più apprezzata dai giovani, per la facilità di consumo e la croccantezza che la rende assimilabile a una 'mela dell’estate'.

Ma come fare per sceglierle buone? Le pesche e le nettarine si differenziano in numerose varietà caratterizzate da una diversa epoca di maturazione (da maggio a settembre) e dalla differenza di sapore: ci sono infatti varietà definite 'sub acide' caratterizzate da un sapore molto dolce e varietà cosiddette 'acide', in cui prevale, nel rapporto acidi/zuccheri il sapore acidulo che, tra l’altro, rende nel complesso il frutto, molto più saporito.

Un’altra differenziazione è data dal colore dell’epidermide. Ci possono essere infatti varietà totalmente pigmentate di rosso oppure bicolori (gialle e rosse). Cambia anche il colore della polpa, che può essere gialla o bianca.

Esistono, infine, altre differenziazioni derivanti dal legame della polpa del frutto al nocciolo che le differenziano in 'tipologia spicche', con il nocciolo che si stacca dalla polpa quando si taglia il frutto e 'duracine', con il nocciolo che resta attaccato alla polpa quando si tagliano i frutti.

Altre due tipologie di pesche presenti sul mercato sono le percoche e le pesche piatte o saturnine. Le percoche sono varietà di pesche con un colore dell’epidermide aranciato, la polpa compatta, aderente al nocciolo, molto aromatiche e saporite, spesso utilizzate per la trasformazione in sciroppati. Le saturnine o pesche piatte sono una tipologia di pesche appiattite, molto saporite e profumate, resistenti alle manipolazione e alla conservazione.

Spesso le pesche o le nettarine, al momento dell’acquisto, non sono completamente mature e questo avviene per evitare, vista la consistenza morbidissima del frutto maturo e l’elevata deperibilità, di doverle mangiare in fretta e furia senza riuscire a conservarle, almeno qualche giorno.

Se le pesche o le nettarine appena acquistate non sono mature come desiderato, basta metterle in un sacchetto di carta (tipo sacchetto del pane) e conservarle qualche ora (24 ore) a temperatura ambiente (25-28 gradi). I frutti matureranno completamente e saranno pronti al consumo oppure potranno essere conservati ancora qualche giorno in frigorifero.

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