Nonostante un effetto-dividendi stimato allo 0,29%, la settimana di Piazza Affari è iniziata con il segno più. Il merito è di un comparto bancario che, sin dalle prime battute, ha mostrato i muscoli: Banco Bpm ha terminato la giornata con un +4,31%, UniCredit ha segnato un +4,42%, Intesa Sanpaolo un +3,83% e Bper Banca un +1,79%.
Giornata positiva anche per i titoli del risparmio gestito (+3,27% di FinecoBank, +2,35% di Poste Italiane) e per Assicurazioni Generali, salita dell’1,83%.
Tra le società del paniere principale, che oggi ha chiuso nei pressi dei massimi intraday a 22.004,05 punti (+0,99%), Hera (-1,46%), Poste Italiane (+2,35%), Leonardo (+1,84%) ed Stmicroelectronics (-0,54%) hanno staccato il dividendo.
La firma l’accordo di partnership per la creazione della nuova joint venture tra Eni e QatarEnergy ha permesso al Cane a sei zampe di segnare un +0,28%. La Jv a sua volta deterrà il 12,5% dell’intero progetto Nfe, di cui fanno parte 4 mega treni GNL con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate/anno. Il progetto Nfe consentirà di aumentare la capacità di esportazione di GNL del Qatar dagli attuali 77 MTPA a 110 MTPA”, riporta la nota di Eni.
Il rendimento del nostro decennale ha capitalizzato le parole di Christine Lagarde (“chi ha dubbi sulla nostra determinazione contro la frammentazione fa un errore”) attestandosi al 3,763% (spread Btp-Bund a 201pb). Nel primo giorno di ordini del Btp indicizzato all'inflazione e pensato per i piccoli risparmiatori, la raccolta ha superato i 3 miliardi di euro. (in collaborazione con Money.it)