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L'economista Giuseppe Di Taranto: "Il bazooka di Draghi? Coniugare tecnici e politici"

03 febbraio 2021 | 19.12
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"Con il suo QE ha salvato l'euro, l'ex presidente della Bce è la scelta tecnicamente migliore e politicamente l'unica. Il suo iconico 'Whatever it takes' ha fatto scuola"

L'economista Giuseppe di Taranto
L'economista Giuseppe di Taranto

"Whatever it takes è la frase iconica" del percorso di Mario Draghi da presidente della Bce e che si è tradotta nell'azione con il Qe, il quantitative easing che ha salvato l'euro. Ecco, in queste prossime ore, auspico che quelle scelte economico-finanziarie adesso per il nostro Paese si traducano in un governo coniugato da ministri tecnici e ministri politici". A dirlo, intervistato dall'Adnkronos, è l'economista Giuseppe Di Taranto, professore ordinario di Storia dell’economia e dell’impresa alla Luiss Guido Carli, che legge così l'evoluzione 'in politica' dello storico 'bazooka di Draghi' degli anni della crisi economica. "Draghi ha fatto scuola con i suoi provvedimenti alla Bce - considerati da taluni bordeline e contrastati dalla Germania - adesso, sul piano governativo dell'Italia, la risposta potrebbe essere un governo misto coniugando tecnici di alto profilo e politici in linea con questo momento storico" osserva Di Taranto. "Se si farà il Governo Draghi -osserva ancora l'economista- sarà retto da una nuova maggioranza e mi auguro solo che Draghi non faccia un governo solo tecnico ma un governo con i migliori esponenti dell'economia italiana che apra anche a parte politica. La via migliore sarebbe secondo me, coniugare tecnici a politici e questo, fra l'altro, permetterebbe una miglior soluzione ai problemi aperti adesso a livello politico".

Di Taranto vedrebbe possibile anche "la presenza di attuali ministri uscenti" in un esecutivo guidato dal banchiere centrale. "Penso, ad esempio, che il ministro uscente dell'Economia, Roberto Gualtieri, potrebbe entrare nella nuova compagine. Ciò servirebbe -spiega- anche a dare continuità all'azione su programmi europei come Sure e Recovery Next Generation Eu cominciati e tutelati da quei ministri. In questo modo - osserva ancora l'economista - non ci sarebbero eccessive fratture con grandi perdite di tempo che non possiamo permetterci dovendo presentare, entro aprile, il Recovery Plan". Per Di Taranto, inoltre, "il presupposto fondamentale è che l'economia è una variabile dipendente dalla pandemia" e quindi "i costi di vaccini e cure contro il Covid-19 diventano un investimento del Paese per salvare l'economia italiana". Infine l'economista sottolinea di non avere dubbi: "La scelta di Mario Draghi é tecnicamente la migliore e politicamente era l'unica". (di Andreana d'Aquino)

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