''Mi spiace contraddire Maria Stella Gelmini e gli altri amici di Forza Italia, ma non hanno compreso che un sistema elettorale basato sul premio di maggioranza e sul doppio turno di coalizione è assolutamente impraticabile con due Camere che esprimono la fiducia al governo e che, avendo oltretutto elettorato attivo diverso, possono produrre esiti elettorali contrapposti". Lo dichiara Peppino Calderisi (Ncd).
"Non si possono assegnare -aggiunge- due premi di maggioranza per Camera e Senato a due coalizioni diverse. Come ha sancito la Corte costituzionale con la sua sentenza, il premio di maggioranza può comprimere la rappresentatività solo a beneficio della governabilità, non dell'ingovernabilità. E il rischio che si producano maggioranze diverse, già al primo turno oppure al ballottaggio, non è teorico ma purtroppo reale e molto consistente, come dimostrano le ricerche Itanes-Mulino sul voto degli elettori tra 18 e 25 anni. I due ballottaggi di Camera e Senato, necessariamente con schede diverse, potrebbero addirittura riguardare due diverse coppie di gruppi politici (A e B alla Camera e B e C al Senato)".
"A quel punto, la delegittimazione del sistema politico sarebbe totale, la credibilità internazionale dell'Italia precipiterebbe sotto zero. Pertanto -conclude- prevedere che il nuovo sistema elettorale entri in vigore dopo la modifica del bicameralismo non risponde ad alcun calcolo di parte ma è un'esigenza imprescindibile di natura politica e istituzionale che tutti i partiti favorevoli alle riforme dovrebbero condividere e sottoscrivere''.
