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Libia, l'Egitto attacca via terra

18 febbraio 2015 | 08.35
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Mentre continuano i raid (Video), le forze speciali egiziane hanno compiuto un'incursione terrestre a Derna. Il presidente al-Sisi visita truppe al confine. Riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu sollecitata da Il Cairo all'indomani della decapitazione di 21 copti egiziani (GUARDA)

Libia, l'Egitto attacca via terra

Primo blitz via terra dell'Egitto in Libia. Secondo quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook la blogger kuwaitiana Fajr al-Said, "un'operazione di terra è stata effettuata dagli eroi delle forze speciali egiziane a Derna". L'attacco "si è concluso con successo", ha aggiunto la blogger, precisando che nell'operazione "è stata distrutta completamente la base di Abu Karim al-Wahdani e sono stati fatti prigionieri arabi e stranieri". Il quotidiano online 'Al-Watan Voice', che riporta la notizia, precisa che la Said è stata la prima a pubblicare la notizia degli attacchi dell'aviazione militare egiziana contro le basi dello Stato islamico (Is) in Libia alcuni giorni fa. Tuttavia, la notizia dell'operazione via terra non trova al momento riscontro sui media egiziani, ma in un'intervista ad al-Jazeera, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, aveva precedente ammesso che tutte le azioni, compreso l'invio di truppe internazionali sul terreno, vanno prese in considerazione.

Ieri l'aviazione egiziana per la seconda notte di fila ha bombardato le postazioni dell'Isis a Derna, città nell’est della Libia, mentre l’esercito di Misurata ha liberato Sirte.

Ma alcuni media locali oggi hanno riferito che l'Is ha tenuto una parata militare proprio a Sirte. Il canale televisivo Libya24 ha affermato che si sono anche cecchini appostati sui tetti in alcuni palazzi della città costiera. Su Facebook è stato anche pubblicato un video che mostrerebbe la parata dei jihadisti, la cui autenticità è da confermare.

Riunione Onu - Sollecitata dall'Egitto, insieme alla Francia, all'indomani della decapitazione di 21 copti egiziani, l'assemblea d'urgenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce per cercare soluzioni alla crisi libica. Secondo alcune indiscrezioni per adesso la comunità internazionale cerca di rilanciare l'azione diplomatica escludendo per il momento l'azione militare.

I milziani dell'Is hanno rivelato sui siti jihadisti che i 21 copti egiziani decapitati "sono stati uccisi più di due settimane" prima della diffusione del raccapricciante video che ne riprende l'esecuzione e il comandante dell'operazione "è un britannico di madre libica".

L'organizzazione terroristica, secondo il sito di notizie libico 'Libya al-Mostakbal', ha serbato il video "in attesa dell'uscita del nuovo numero di Dabiq", ossia la rivista dell'Is, che "contiene le fotografie delle fasi di preparazione dell'esecuzione", ha rivelato uno dei jihadisti, Abu Musaab al-Tunusi, sottolineando che l'operazione voleva essere "un messaggio forte ai copti egiziani".

Dal canto suo, un altro jihadista, Abu Muhammad al-Libi, ha rivelato che "gli ostaggi egiziani avevano chiesto di telefonare per l'ultima volta alle famiglie, ma lo Stato islamico glielo ha rifiutato per due ragioni": la prima è che "i prigionieri miscredenti non hanno diritti" e in secondo luogo si temevano "intercettazioni".

Quanto agli esecutori, la maggior parte sono elementi degli Ansar al-Sharia libici in coordinamento con il comando centrale dello Stato islamico, ha detto Libi, precisando come sia "lecito" uccidere chiunque non abbia prestato giuramento all'Is, in particolare i non musulmani che non hanno stipulato alcun accordo di 'dhimma', ossia 'protezione', con il cosiddetto califfato.

Ma per Abu Ammar al-Tunusi, un altro miliziano dell'Is, il video è anche un messaggio "all'Occidente miscredente", che "non vivrà più in sicurezza d'ora in poi. E' iniziato l'incubo per tutti i cittadini occidentali - ha detto Tunisi - fino a che i loro Paesi non presteranno giuramento allo Stato islamico e si ritireranno dalla coalizione internazionale che sferra attacchi aerei in Siria e Iraq".

Fonti vicine agli elementi jihadisti in Libia hanno poi rivelato che il comandante dell'esecuzione dei copti è un britannico di madre libica ricercato dalle autorità del Regno Unito in seguito al suo arruolamento nelle fila dell'Is. L'uomo sarebbe partito qualche tempo fa per la Siria, dove è stato addestrato per poi recarsi in Iraq e da lì in Libia.

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