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Design

Librizzi, l'architetto che progetta per Driade lo spazio - oggetto

07 aprile 2017 | 16.07
LETTURA: 3 minuti

Still life di Francesco Librizzi per Driade
Still life di Francesco Librizzi per Driade

Non è l'oggetto che influenza lo spazio, ma lo spazio che viene inglobato nell'oggetto, diventa esso stesso oggetto o parte dell'oggetto e lo potenzia. Un'idea rivoluzionaria quella che mette in campo Francesco Librizzi per Driade, in occasione del Salone del Mobile di Milano con 'Still life'. Giovane talento del salone Satellite nel 2004, fonda l'anno successivo il suo studio dove si occupa di architettura, interni, allestimenti. I suoi progetti esplorano il rapporto tra il patrimonio architettonico esistente e la costruzione di nuovi spazi al suo interno. Significativi il Padiglione Italia alla XII Biennale di ArchiteHura di Venezia nel 2010 e il Padiglione del Bahrain per la Biennale del 2012.

"Arrivo al design dopo 14 anni di esperienza come architetto" racconta all'Adnkronos, chiarendo che "sono due cose diverse. Lavorare sull'influenza che gli oggetti hanno sullo spazio è la parte complementare rispetto a quello che faccio io, ovvero cercare di dare attributi allo spazio per contenere gli oggetti. Questo è stato il punto di partenza. Lo spazio non esiste per la mia esperienza, ma si può costruire. Nello spazio però c'è la presenza di oggetti che lo influenzano. Ho pensato di partire da un assunto: creare nello spazio una porta per altri spazi". "Alcuni oggetti traggono vita e identità da ciò che contengono o ospitano. Sono assolutamente concavi: esistono in quanto ricevono forza dagli altri oggetti e li moltiplicano. Sono contenitori e scenari dove le cose trovano il loro spazio e si mettono in scena" spiega Librizzi.

E' così che nasce Still Life che, "da un punto di vista tipologico, non è altro che una piccola libreria a torre quadrata, simile a quelle che si mettevano accanto alla poltrona una volta". Ma qui il principio è stato, innanzitutto "ridare visibilità agli oggetti": i suoi scomparti sono delle quinte teatrali, in grado di isolare e creare uno sfondo ai singoli oggetti che ospitano, che oltre ad essere 'contenuti', sono 'esposti', messi in scena. Stll Life è quindi una serie di spazi, una sequenza di scenografie". Un riferimento aulico del passato è rappresentato da Antonello da Messina e il suo San Gerolamo nello studio: "la capacità di dare potenza a uno spazio minore perché può assorbire lo spazio maggiore che lo contiene. Questo - sottolinea Librizzi - è il mio ingresso con Driade nel mondo del design".

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