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Mafia Capitale, Campidoglio: mai più appalti senza gara

21 gennaio 2015 | 16.47
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Presentate le nuove regole dopo lo scandalo della cupola romana: rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrice. Marino: ''Ora difficile eludere le regole''. L'assessore alla legalità, Sabella: ''E' una vera rivoluzione''. Consegnata a Cantone una lista con 120 appalti sospetti

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Non ricorrere più, se non in casi di effettiva e imprevedibile emergenza, all'assegnazione di appalti senza gara. E' la prima norma contenuta nelle nuove linee guida sulle gare di appalto presentate oggi in Campidoglio dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dall'assessore alla legalità e trasparenza, Alfonso Sabella, messe a punto dopo lo scandalo di Mafia Capitale. Previste inoltre la rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrici e la pubblicazione sul sito web del Campidoglio di tutti gli atti delle gare.

''Con questo atto approvato ieri in Giunta diamo una risposta chiara e netta a quel 'mondo di mezzo' che con la Giunta Alemanno era riuscito a controllare molta della spesa del Campidoglio'', ha detto Marino, sottolineando che ''con queste nuove norme sarà davvero difficile eludere le regole''. Il sindaco, che questa mattina ha incontrato il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ha anche spiegato di aver consegnato proprio a Cantone "un elenco di 120 appalti che riteniamo essere sospetti''.

''Chiunque potrà entrare nell'albo dei soggetti accreditati per le gare e le aziende saranno scelte con sorteggio casuale a rotazione'', ha spiegato l'assessore Sabella. ''Questo è un nuovo modo, rivoluzionario, di affidare i lavori per il Comune di Roma. E' una rivoluzione: introduciamo trasparenza e rotazione per recuperare efficienza. Ringrazio sindaco e Giunta per la pienissima condivisione del provvedimento''.

Il provvedimento prevede inoltre il rafforzamento dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione per tutte le procedure di appalti, che si svolgeranno senza alcuna discrezionalità del centro di spesa nella scelta delle imprese e cooperative da invitare, scelta che sarà invece affidata a sorteggio casuale a rotazione all'interno di elenchi di operatori accreditati. Sarò costituito inoltre un albo dei soggetti che possono far parte delle commissioni giudicatrici, che verranno sorteggiati a rotazione per ogni singola gara.

Aziende e operatori economici che partecipano alle gare di appalto dovranno fornire all'amministrazione una dichiarazione sui finanziamenti effettuati, nell'anno precedente, a partiti o esponenti politici, fondazioni e associazioni collegate a partiti, nonché l'impegno al rispetto degli obblighi derivanti dall'applicazione delle normative antimafia e a denunciare all'autorità giudiziaria tentativi di estorsione, intimidazione e corruzione.

Per le imprese che attestino di aver adottato il modello organizzativo legato alla legge sulla Responsabilità penale degli Enti, in una prima fase si prevede un meccanismo di premi nella determinazione dei criteri di aggiudicazione delle gare, mentre a regime si prevede che imprese e persone giuridiche potranno chiedere di essere iscritte negli elenchi per le gare informali solo se avranno adottato il modello organizzativo del decreto legislativo anticorruzione n.231/2001.

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