Il Pd è "schifato" da quanto accaduto a Roma, ma il sindaco Marino e il presidente della Regione Zingaretti non si toccano perchè sono "baluardi della legalità". A dirlo, in una intervista a La Stampa, è il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini. Il primo cittadino, in particolare, sottolinea Guerini, "è stato percepito da alcuni accusati come un ostacolo. È stato baluardo della legalità. E oggi chi dice che si deve dimettere, inconsapevolmente sostiene le posizioni di quelli che lo hanno percepito come ostacolo ai loro disegni".
"Su Zingaretti voglio essere molto chiaro: come Marino è baluardo della legalità e non si tocca perché loro sono la soluzione del problema e non il problema, come ha detto Orfini", insiste Guerini, secondo il quale "va moltiplicata la prevenzione e bisogna avere grande attenzione ai territori, ma -aggiunge- non c’è un’emergenza nazionale per il Pd che è un partito sano, abbiamo oltre seimila circoli di gente per bene".
"Con le richieste di dimissioni il centrodestra sta facendo un’operazione di rimozione rispetto alle proprie responsabilità", afferma tra l'altro Guerini che dice di non temere ripercussioni sulla tenuta del governo capitolino e del Pd: "quando si voterà, nel 2018, i cittadini giudicheranno la proposta migliore. Oggi i sondaggi potrebbero essere condizionati da un atteggiamento emotivo, ma quando i romani saranno chiamati a scegliere, sapranno valutare le differenze tra i candidati".
