cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 15:42
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Parla il papà di Candy Crush Saga: “Ho vinto perché ho pensato al mercato mondiale”

16 maggio 2014 | 15.21
LETTURA: 5 minuti

Riccardo Zacconi, romano di 46 anni, ha creato l’app che nel solo 2013 è stata scaricata ben 500 milioni di volte. La sua società, ‘King’, ha il quartier generale a Londra: “In Italia ci tornerei perché è bellissima, meravigliosa”. Ma il suo mercato è “troppo piccolo per portare davvero in alto un’innovazione”. Guarda il promo ufficiale del gioco (VIDEO)

Parla il papà di Candy Crush Saga: “Ho vinto perché ho pensato al mercato mondiale”

In Italia ci tornerebbe “perché è bellissima, meravigliosa”, ma il suo successo planetario è arrivato perché ha pensato “al mercato mondiale” e non si è limitato a guardare “solo al mercato italiano, troppo piccolo per portare davvero in alto un’innovazione”. E’ Riccardo Zacconi, il papà di King Digital Entertainment di Londra, l’ideatore di Candy Crush Saga, il video gioco delle ‘caramelle’ che ha registrato nel 2013 la cifra record di 500 milioni di download, a raccontare all’Adnkronos come è riuscito a sbancare il mondo dei casual games online da Londra.

”Forse non è necessario andare all’estero, quello che è fondamentale è guardare globale quando si ha un’idea e si vuole fare una start up” spiega il Ceo di King che, grazie alla sua Candy Crush Saga, si sta preparando a sbarcare a Wall Street e ha già consegnato i documenti alla Sec, la Consob americana. Il valore del collocamento sul mercato tecnologico della sua software house per quotarsi in borsa sarebbe stato valutato oltre i 500 milioni di dollari. Ma su questo tema interviene il secco “no comment” della sua portavoce. Mentre mister Zacconi, invece, volentieri parla dell’Italia e di come il mondo gira all’estero.

”Magari tornare in Italia è fantastica, ma ho incontrato in Svezia le persone in gamba, internazionalizzate, con cui lavorare a nuovi prodotti” ammette Zacconi. “Contano le persone, sono quelle che pesano in un successo. Quello che vedo è che nel mio Paese giganti come Microsoft o Google non hanno portato sedi di sviluppo di prodotti ma sedi di vendita. Ecco perché l’Italia dovrebbe incentivare la creazione e non le vendite” per incardinare un tessuto produttivo permanente, osserva Zacconi, arrivato a Roma per partecipare alla Luiss, l’Università italiana in cui si è laureato, al Career Day 2014.Oltre 800 studenti lo hanno accerchiato e la domanda è stata sempre la stessa: ‘Come hai fatto?’. E lui: “Ho guardato in grande, ho guardato al mondo”. Un suggerimento che l’Italia dovrebbe cercare di cogliere. “Il nostro Paese dovrebbe fare come l’Irlanda che ha annullato gli incentivi ai prodotti, alle vendite, ed ha potenziato quelli per la creazione” che produce un circolo virtuoso “di innovazione, quindi di sviluppo e di competitività economica” dice ancora Riccardo Zacconi.

Riccardo ha posto il quartier generale a Londra da anni e alla King conta oltre 800 dipendenti, di cui 15 italiani. Avere un’idea “non basta” perché “bisogna lavorare con chi sa ingegnerizzare l’idea, nel mio settore con gli sviluppatori. Stiamo cercando una serie di competenze specifiche” aggiunge. Zacconi, 46 anni, nato a Roma, è stato inserito dal ‘Guardian’ nella lista delle 100 persone più influenti nel mondo dei media. Tra le note che il quotidiano inglese ha scritto sul celebratissimo Candy Crush Saga è che il videogioco riempie “i momenti della giornata in cui non abbiamo nulla da fare, oltre che guardare il nostro telefono”.

Le sue magiche ‘caramelle’ sono sugli smartphone di quasi tutti i pendolari che, da casa a ufficio, in bus, treno e metropolitana, hanno trasformato il videogame in vera mania. Candy Crush Saga ha conquistato gli utenti di Facebook tanto che le ‘gommose e coloratissime caramelle’ partorite dal genio di Zacconi hanno battuto anche Netflix, conquistandosi ai Crunchies Award il premio della categoria Can’t Stop, Won’t Stop.

Oggi il 75% del fatturato della King Digital Entertainment è portato dalle ‘caramelle’ di Riccardo Zacconi e, secondo alcuni analisti la società varrebbe ormai tra i 5 ed i 7 miliardi di dollari. Un bel balzo rispetto i 164 milioni di dollari del 2013. Candy Crush ha registrato 500 milioni di download e, sempre lo scorso anno, è stata l’app gratuita più scaricata su iPhone e iPad, tanto da riproporre il fenomeno di addiction dei primi anni di World of Warcraft.

Ma Candy Crush Saga è stata anche l’app più clonata sull’App Store così i legali di King hanno chiesto addirittura l’uso in esclusiva nei giochi delle parole Candy e Saga. Zacconi non ne parla. Preferisce incontrare i tanti giovani che sono venuti alla Luiss a salutarlo. Quando è entrato è stata subito ‘standing ovation’. Non ha ricette magiche da offrire. “Fate applicazioni, guardate in grande e, prima di mettere su una start-up, createvi le giuste competenze” afferma rivolto agli studenti. “Fate bene a non lanciare subito una start-up, prima dovete imparare” è l’input che arriva dal papà di King. “Per non fallire servono competenze”, suggerisce ancora. Zacconi parla volentieri del suo amore per l’Italia, è convinto che le competenze siano il vero fattore per la crescita. E, sollecitato infine sul dopo ‘candy’, Zacconi sorride: “Ci sono molte cose nella time line. Ma perché svelarle ora?”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza