"Per me è sempre un match speciale con la Sampdoria, ma tante volte sono andato in quello stadio da avversario. Mi fa piacere trovare Walter, è stato un compagno di tante battaglie. Sono molto felice che sia tornato in Italia e alleni la Samp". Roberto Mancini, allenatore dell'Inter ed ex simbolo della Sampdoria di Mantovani è pronto ad affrontare i doriani allenati da un suo ex compagno di squadra, Walter Zenga. "Se mi piacerebbe avere Ferrero come presidente? Ho avuto Mantovani, ma lui è molto simpatico. La Samp è stata una squadra che ha vinto tutto, ma Ferrero sta facendo un ottimo lavoro. La Samp di oggi è una buona squadra e là davanti ha giocatori molto bravi", ha proseguito Mancini che ha rimandato al mittente le critiche dopo il ko con la Fiorentina.
"E' stata una sconfitta assurda per come è venuta, è nata così e non c'è nulla da fare. Però la squadra ha reagito ed è stata una delle migliori partite che abbiamo fatto. Poi i risultati condizionano tutto, ma non credo che la squadra abbia alcun tipo di problema. Difesa a tre? Si parla solo di questo in Italia, a volte la gente parla senza sapere le cose. Non si vince in base al modulo, c'è anche l'avversario, non si perde per il modulo. L'aspetto tattico non è la cosa più importante, può incidere l'errore di un giocatore, dell'allenatore, dell'arbitro, o una giocata di un avversario".
L'allenatore nerazzurro non ha visto nessun problema di approccio con i viola. "Voi rivedete le partite? Lo fate di lavoro. Anche uno che è un ex giocatore deve controllare prima di analizzare. Credo che il risultato sia assurdo, non c'è stato nulla di sbagliato all'inizio. C'è stato il rigore, poi subito gol al primo tiro. Le partite vanno così, poi con il rosso è finito tutto. Si accetta il risultato e pazienza". "Cosa ha portato quella sconfitta? I l rosso a Miranda, dopo 6 partite abbiamo 15 punti, quindi non siamo messi male. Chi sostituirà Miranda farà bene", ha sottolineato Mancini che sulle critiche dopo il primo ko in campionato ha detto: "Ci criticavano anche dopo cinque vittorie. Il lavoro dei giornalisti è anche questo, ma io non sono preoccupato di quello che esce sui giornali. Ho la mia idea di calcio e non mi faccio condizionare da fattori esterni".
"Cosa salvo del match contro la Fiorentina? Salvo tutto, tranne il risultato", ha proseguito il tecnico jesino che sulla convocazione di Jovetic in nazionale ha detto: "Come ho preso la convocazione di Jovetic in nazionale? Non sono arrabbiato con nessuno, è nella prassi convocare un giocatore, ma non è in grado di giocare e non giocherà. Credo, ma assolutamente non c'è nessun tipo problema. Lui non può giocare perché altrimenti avrebbe giocato. Stevan è un ragazzo intelligente, sa benissimo quale è la sua situazione. Poi lui deve essere in grado di capire e decidere la migliore cosa da fare. Avendo una serie di partite nel prossimo periodo sarebbe meglio tornasse indietro per averlo al 100%. Ma se rimane e decide di giocare... non posso farci niente ma non sono comunque arrabbiato. Spero di poter fare in modo che lui lavori e sia pronto con la Juventus. Se andasse a giocare rischierebbe di farsi male e lo perderemmo per più tempo. Sorpreso della mancata convocazione di Kondogbia? No, sono amichevoli. Lui è un bravo giocatore, nessun problema", ha proseguito Mancini.
