I registi romani, in collaborazione con Claudio D'Avascio, firmano un nuovo video musicale a distanza di anni
A distanza di alcuni anni, Manetti Bros firmano la regia di un videoclip musicale. 'O bongo' del percussionista e rapper Ciccio Merolla, un brano dal tono leggero, segna il ritorno dei registi romani, in collaborazione con Claudio D’Avascio, dietro le cineprese. La vena ironica di 'O bongo' viene, infatti, sapientemente trasferita nel soggetto del videoclip che si sviluppa intorno ad uno strano triangolo tra lui, il musicista che non conclude mai, perché solo colonna sonora di un incontro amoroso, lei e l’altro, Ciro Petrone, nei panni (pochi, per la verità) di un instancabile latin lover.
I richiami alla commedia sexy italiana degli anni Ottanta e gli inserti live in presa diretta, in cui il gioco si mescola al virtuosismo (gli assoli del percussionista-massaggiatore sul corpo di Ornella Varchetta, del Merolla-pizzaiolo sulla pasta per le pizze e quelli sulla cucchiarella), danno al video un sapore made in Italy, ma la scelta delle location, Napoli, New York e Bruxelles, rende il tutto più internazionale. ‘O bongo', prodotto dalla Jesce Sole, anticipa il disco di prossima uscita del musicista partenopeo. Grazie a Alberto 'Polo' Cretara, fondatore e componente dello storico gruppo La Famiglia, attualmente residente proprio nella Grande Mela, 'O bongo' viene ascoltato dal dj Tony Touch, che se ne innamora e decide di farne una versione remix, che strizza l'occhio alle atmosfere meticce della metropoli statunitense.
'O bongo' ha fatto parlare di sé ancor prima di essere ascoltato, perché l’uscita del brano è stata anticipata da una boutade del percussionista partenopeo. Ciccio Merolla, in attesa della pubblicazione del singolo, ha caricato sulla sua pagina Facebook una video performance singolare: l'esecuzione di un assolo sul corpo dell’attrice Ornella Varchetta. Saltando di bacheca in bacheca, il video ha ottenuto milioni di visualizzazioni in pochi giorni, diventando virale, con la stampa estera, dal Giappone alla Russia, dalla Cina al Messico, incuriosita dal 'caso' Merolla.
