Un percorso regionale per la diffusione delle nuove tecnologie digitali del modello 'Industria 4.0'. Questo l’obiettivo dell’incontro convocato dalla Regione Marche con il Comitato di concertazione per la politica industriale e artigiana. Hanno partecipato l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, e il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo. È stata illustrata la proposta di legge 'Industria 4.0 Innovazione, ricerca e formazione', predisposta dalla giunta e dall’Assemblea legislativa allo scopo di “accrescere il potenziale dell’economia regionale e affrontare le nuove sfide, tenendo conto delle caratteristiche del sistema produttivo marchigiano”, ha riferito l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora. È stata, inoltre, presentata anche una bozza sintetica del bando 'Manifattura e lavoro 4.0'. Attraverso i fondi Fesr (sviluppo regionale) e Fse (lavoro), “sosteniamo i programmi di investimento volti a favorire i processi di innovazione digitale delle micro e piccole medie imprese, la qualificazione delle risorse umane e nuove assunzioni”, ha chiarito ancora Bora.
Nel suo intervento, il presidente Mastrovincenzo, firmatario della proposta di legge, ha riferito che “quello dell’economia circolare è un tema affrontato più volte dal Consiglio regionale, vedendo l’approvazione di una risoluzione all’unanimità. L’Assemblea legislativa delle Marche è capofila nell’affermazione di un diritto europeo sul tema, avendo sempre posto una grande attenzione alle questioni ambientali. Vogliamo ora incentivare, sempre più, i circuiti virtuosi dell’economia circolare che possono portare a risultati importanti sotto l’aspetto occupazionale, l’incremento della raccolta differenziata, la riduzione del conferimento in discarica, il miglioramento degli obiettivi sulle rinnovabili”.
L’assessore Bravi ha chiarito che “l’innovazione tecnologica e digitale va strettamente collegata alla valorizzazione delle risorse umane". "Prevediamo l’attivazione di almeno un tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo, nell’impresa proponente, della durata di sei mesi. I sistemi produttivi devono adattarsi alle nuove tecnologie, ma al centro dell’Industria 4.0 rimangono soprattutto le persone, vero motore dell’innovazione”, ha concluso.