L'uomo, attraverso una frode informatica, approfittava del suo ruolo di addetto all'invio telematico alla tesoreria provinciale delle retribuzioni assegnate a tutti i dipendenti
I militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri hanno denunciato a piede libero un 55enne, dipendente della Provincia di Matera, ritenuto responsabile di aver gonfiato il proprio stipendio, percependo maggiori somme in modo indebito, tramite un semplice click al sistema della ragioneria. L'uomo, attraverso una frode informatica, approfittava del suo ruolo di addetto all'invio telematico alla tesoreria provinciale delle retribuzioni assegnate a tutti i dipendenti.
Nel mese di maggio ha percepito uno stipendio di oltre 6.300 euro a fronte di una retribuzione mensile di meno di 1000 euro mentre per il mese di giugno stava per farsi accreditare in banca 9.300 euro, molto piu' di quanto percepiscono anche i funzionari e i dirigenti del suo ufficio. L'anomalia e' stata scoperta con le procedure di verifica attuate dall'Amministrazione Provinciale sulla consistenza del proprio patrimonio finanziario, avviate in previsione dell'imminente soppressione dell'Ente fissata per il 31 dicembre prossimo.
I carabinieri, delegati con urgenza dalla Procura di Matera, hanno perquisito l'ufficio e l'abitazione dell'uomo e sequestrato tutti gli apparati telematici nella sua disponibilita' per impedire che si appropriasse dello stipendio di giugno decuplicato. L'indagine sara' trasferita ora alla Procura Distrettuale di Potenza, competente sui reati di criminalita' informatica. Ulteriori accertamenti mirano a verificare se siano avvenuti episodi analoghi in altri periodi e se ci siano complici o sodali. La Provincia ha immediatamente sospeso il suo dipendente per 30 giorni, in via precauzionale.
