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Migranti, Casarini: "Blocco navi illegale, da Piantedosi propaganda"

26 ottobre 2022 | 16.47
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"Il neo ministro tenta di imporre violazioni di convenzioni internazionali e gravi crimini contro l'umanità. Stop al Memorandum Italia-Libia"

Migranti, Casarini:

"Piantedosi sta proponendo o tentando di imporre la violazione di convenzioni internazionali e la commissione di gravi crimini contro l'umanità. Il neo ministro dovrebbe stare attento e studiare un po' meglio le convenzioni internazionali, soprattutto quelle che riguardano la sicurezza in mare, la Convenzione di Amburgo e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e i richiedenti asilo. Non si capisce quale sia la fonte giuridica che utilizza per ventilare un illegale e illegittimo blocco di navi che hanno soccorso naufraghi e che chiedono un 'Place of safety', come prevede la Convezione di Amburgo, che è molto chiara e non parla di bandiere, ma semplicemente di obbligo del soccorso". A dirlo all'Adnkronos è Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, dopo la stretta sulle ong annunciata dal capo del Viminale, Matteo Piantedosi.

Parole, quelle pronunciate dal ministro dell'Interno, "molto gravi", secondo l'attivista, anche sotto un altro profilo. Il riferimento è alle parole del ministro sull'obbligo per le navi umanitarie di coordinarsi con i Centri del soccorso marittimo degli Stati. "Nel caso della Libia - dice Casarini - siamo in presenza di un Paese in guerra civile che non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra. Quindi commetterebbe un gravissimo reato un comandante che dovesse farsi coordinare da un Paese, che poi non è in grado di soddisfare la prima condizione imposta dalla Convenzione di Amburgo, ossia assicurare ai naufraghi lo sbarco in un luogo in cui non sia messa a rischio la loro vita e la loro sicurezza". Affidare alla Guardia costiera libica i migranti soccorsi dalle navi delle ong sarebbe un "respingimento di massa dei richiedenti asilo". "Imporre o proporre che le navi di soccorso consegnino i naufraghi o prendano ordini da chi deporta queste persone nei lager da cui sono scappati è una violazione piena della Convenzione di Ginevra", attacca Casarini.

E l'ipotesi di vietare l'ingresso nelle acque territoriali italiane delle navi delle ong? "Italia è il 'place of safety' più vicino rispetto alle operazioni di soccorso - sottolinea il capomissione di Mediterranea Saving Humans -. Nel caso in cui il Governo volesse chiudere i porti o impedire l'entrata in acque territoriali italiane, il reato si aggraverebbe. Si configurerebbe l'intimazione di un ordine illegittimo, come hanno affermato più di una Procura e di un giudice anche nei casi che hanno riguardato la Mare Jonio. Il ministro Piantedosi sostanzialmente spara, ma lo fa a casaccio. Credo che la volontà sia quella di fare propaganda politica secondo la linea del suo 'capo' Matteo Salvini".

Oggi a Roma 40 ong scendono in piazza per ribadire il proprio no al rinnovo del Memorandum Italia-Libia. Un rinnovo che avverrà in automatico il prossimo 2 novembre. "Del sistema dei lager, dei trafficanti travestiti da guardia costiera, degli stupri e delle torture si sa tutto. E' consapevolezza collettiva non più denuncia di singoli attivisti" dice Casarini, per il quale, però, "le firme sul quell'intesa di Gentiloni e Minniti ci dicono anche altro. Ci raccontano che su questo tema c'è piena convergenza tra democratici e progressiti e gli eredi di Almirante e della Repubblica di Salò. La criminale 'delega' a un sicario per i 'lavori sporchi' è vecchia quanto il mondo". (di Rossana Lo Castro)

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