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Penone in mostra alla Galleria Borghese con i suoi 'Gesti Universali'

13 marzo 2023 | 12.58
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il maestro dell'arte povera con trenta opere in un dialogo aperto tra arte e natura

Penone in mostra alla Galleria Borghese con i suoi 'Gesti Universali'

L'arte povera di Giuseppe Penone dialoga con i capolavori del Bernini e le altre gemme della Galleria Borghese nella mostra che si apre domani nelle sale della villa edificata da Scipione Borghese, cardinale e mecenate, per ospitare la sua impareggiabile collezione. Da domani e fino al 28 maggio sarà possibile visitare 'Giuseppe Penone. Gesti universali', a cura di Francesco Stocchi: oltre trenta opere realizzate a partire dagli anni Settanta dal maestro torinese in un percorso che attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise per proseguire nel Giardino dell'Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana.

"L'approccio è stato quello di tentare un dialogo non sulla forma ma sulle intenzioni della scultura, intesa in senso molto ampio, dall'idea del respiro a quella del tatto" ha spiegato Penone oggi all'anteprima per la stampa. Una mostra che "è un dialogo tra oggetti che esprimono dei pensieri di epoche diverse ma che hanno come filo conduttore comune il rapporto tra l'uomo e la materia che lo circonda. Solo attraverso una riflessione con i materiali e con lo spirito che ha sviluppato quelle forme d'arte, si può creare un dialogo che non è un confronto ma un tentativo di porre l'attenzione su dei valori che si possono ritenere condivisi".

Nella stanza che ospita il gruppo del Bernini 'Apollo e Dafne' eseguita tra il 1622 e il 1625 il dialogo tra le opere avviene attraverso la pianta dell'alloro: come nel mito di Dafne l'opera di Penone, natura a sua volta, si 'metamorfizza', una pianta sempreverde che profuma e respira assumendo il significato di vita perpetua. Un tempo dalla finestra della sala che ospita l'opera di Bernini si vedeva un boschetto di alloro che faceva da contraltare al marmo del gruppo seicentesco: con i pannelli della scultura di Penone "è stato reintrodotto quel boschetto" osserva la direttrice della Galleria Francesca Cappelletti.

"Con la mostra di Giuseppe Penone concludiamo la serie di mostre che da due anni cercano di comunicare al pubblico della Galleria Borghese la ricerca su arte e natura, su creatività dell'artista e elementi naturali. Il percorso si svolge in maniera significativa da alcune sale del museo allo spazio esterno, consentendo al visitatore di mettere a fuoco relazioni fra la materia e il gesto dell'artista e riscoprire la potenziale alleanza fra l'essere umano e la natura nel ciclo del tempo" afferma ancora Cappelletti.

'Giuseppe Penone. Gesti Universali' non propone alcun confronto ma presenta opere scelte come riflesso rispetto all'ambiente: nelle sale caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni - magnifiche rappresentazioni del mondo minerale - Penone aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi.

Nei Giardini invece, dove la mostra si espande, l'integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante, arricchita da circa quaranta nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcune opere. Il percorso espositivo comprende nuclei di opere meno note o iconograficamente poco associate al lavoro di Penone, come Sguardo vegetale, e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici - Soffio di foglie e Respirare l'ombra - inserite nello spazio come presenze autonome e originali. Nell'assenza di mitologia dei lavori di Penone, la narrazione sposta il suo asse, e il rapporto tra tempo naturale e passato storico dà vita a un nuovo presente incerto.

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