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Nobel Letteratura a Modiano, Dario Fo: "Uno scrittore dal coraggio inaudito"

09 ottobre 2014 | 17.16
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Il drammaturgo italiano, premiato nel 1997, all'Adnkronos: "E' andato oltre la facile elencazione dei fatti". Dacia Maraini: "Mi fa piacere che abbia vinto un europeo". Il direttore editoriale del Salone di Torino: "Vince la Francia che fa lobbing". Il critico Rondi: "Riconoscimento anche per Louis Malle". Erri De Luca: "Mai letto un suo libro". L'annuncio di Einaudi: a dicembre uscirà 'L'erba delle notti'

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L'annuncio arriva alle 13 in punto: l'Accademia Reale Svedese assegna a Patrick Modiano il Nobel per la Letteratura. E, nel corso del pomeriggio, arrivano i commenti del mondo della cultura.

"E' uno scrittore che ha dimostrato nei suoi temi e nella sua scrittura un coraggio inaudito, perché ha trattato anche cose amare, disperate e soprattutto molte volte non esaltanti. I suoi temi rappresentano il coraggio di andare contro la facile elencazione dei fatti andando in profondità". Così il Nobel Dario Fo all'Adnkronos parlando dell'assegnazione del prestigioso premio allo scrittore e sceneggiatore francese.

Soddisfazione anche da parte di Dacia Maraini: "Mi fa piacere che abbia vinto un europeo e un francese in particolare" commenta con l'Adnkronos.

Erri De Luca, ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', ammette con franchezza: "Il vincitore? L'ho sentito nominare ma non ho mai letto nemmeno un suo libro. Il mio candidato era Leonard Cohen".

Per Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone del Libro di Torino, "detto che è una scelta apprezzabile e condivisibile" dal momento che "Modiano è conosciuto e stimato, forse anche in questa circostanza, senza volere essere particolarmente maliziosi, credo che possiamo ammirare le notevoli capacità diplomatiche che ha la cultura francese nel sostenere a Stoccolma i propri autori. Nell'azione di lobbing i francesi sono bravissimi" dice all'Adnkronos.

"Questa consacrazione - aggiunge - non è affatto scandalosa". Per Ferrero il tema trattato da Modiano, "a noi italiani è molto caro e coincide per buona parte con la penna grigia di Primo Levi. E' il tema doloroso del collaborazionismo che i francesi hanno sofferto più di noi e che in particolare Modiano ha sperimentato sulla sua pelle. Questo è il cuore della sua ispirazione".

Andrà a Stoccolma a ritirare il premio? "E' un uomo molto schivo e riservato, quasi scontroso - conclude Ferrero - e non ama le apparizioni pubbliche. Non sono così sicuro che andrà a Stoccolma".

Il decano dei critici cinematografici italiani Gian Luigi Rondi si è detto "molto contento che finalmente il Nobel per la Letteratura sia andato ad un autore molto vicino al cinema". Modiano è autore fra l'altro della sceneggiatura di 'Cognome e nome: Lacombe Lucien' diretto da Louis Malle nel 1974, film che Rondi ha "sempre adorato" perché "legato da vera amicizia" a Malle.

"Mi fa molto piacere - dice conversando con l'Adnkronos - che abbiano indirettamente ricevuto questo riconoscimento dagli accademici svedesi che non potevano avere direttamente".

"Mi sono sempre lamentato con Ingmar Bergman - aggiunge - del fatto che lui non poteva ricevere il Nobel, espressamente 'proibito' alla gente di cinema" spiega il critico, che poi confessa: "Il Nobel mi ha sempre fatto un po' raggricciare per gli autori scelti, secondo me, o con pignoleria o con superficialità, quasi mai conquistando l'attenzione della gente. Molto spesso sono stati scelti autori subito dimenticati dal grande pubblico, perché gli erano completamente estranei, e dimenticati anche da tanti intellettuali non 'enciclopedici'".

Il Nobel per la Letteratura è stato assegnato da poche ore e l'Einaudi annuncia l'uscita in Italia del penultimo libro scritto dall'autore francese.

Per la casa editrice torinese, che annovera nel suo catalogo 'L'orizzonte' (2012), 'Nel caffè della gioventù perduta' (2010), 'Un pedigree' (2006) e 'Bijou' (2005), uscirà a dicembre nei Supercoralli Einaudi "il suo penultimo romanzo, 'L'erba delle notti', mentre la sua più recente opera, 'Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier' (2014), verrà pubblicato sempre da Einaudi nel 2015".

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