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Nuova ipotesi, 'esiste una Gioconda di Leonardo più giovane e con le colonne'

Esce il libro "La prima Gioconda di Leonardo più giovane e più bella"

Nuova ipotesi, 'esiste una Gioconda di Leonardo più giovane e con le colonne'
21 giugno 2022 | 11.20
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"Esiste una Gioconda di Leonardo da Vinci più giovane, con le colonne laterali e dal sorriso malinconico. Il dipinto, proprietà di una collezione privata, attualmente dovrebbe trovarsi nel caveau di una banca in Svizzera". E' quanto sostiene Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni culturali, nel suo nuovo libro "La prima Gioconda di Leonardo più giovane e più bella", in uscita da Armando Editore. Nella suggestiva rivisitazione del passato da parte di Vinceti assumono un ruolo di primo piano pittori, come Raffaello, il Salai, Francesco Melzi, tutti allievi di Leonardo, e un pittore spagnolo, Fernando Yanez del Almedina, che si suppone anche lui discepolo del genio di Vinci.

Partendo da uno studio compiuto dal professore Carlo Pedretti (1928-2018), considerato il massimo esperto di Leonardo da Vinci della seconda metà del XX secolo, Vinceti ha compiuto un'articolata ricerca storica da cui sono emerse nuove ipotesi inerenti la realizzazione di due Gioconde da parte di Leonardo, la prima delle quali più giovane rispetto a quella celeberrima del Louvre di Parigi.

Nel 1960 Pedretti realizzò una ricerca inerente il ritrovamento di un disegno preparatorio sotto un dipinto di El Greco di proprietà del famoso collezionista Paul Arthur Chéramy di Parigi. Quel disegno sottostante raffigurava una Gioconda più giovane, con le colonne e dal sorriso malinconico: con un complesso procedimento, quel disegno fu trasferimento in seguito su una tavola. L'indagine, riportata in un libretto di cui esistono pochissime copie, si concludeva con l'ipotesi che si trattasse di uno studio preparatorio della Gioconda del Louvre.

Vinceti ha incrociato nuovi ritrovamenti come l'indagine recente del Louvre condotta con sofisticate strumentazioni scientifiche non invasive, che ha fatto emergere una prima stratificazione che mostra un modella con un sorriso malinconico. "Si tratta di un segno importante che evidenzia la similitudine fra uno studio preparatorio e l'inizio della Gioconda del Louvre - afferma Vinceti - Sono state individuate anche due Gioconde con colonne presenti negli Stati Uniti e attribuite ai due allievi prediletti di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti detto il Salai e Francesco Melzi".

Vincenti ha poi fatto condurre una ricerca sulla cosiddetta Gioconda del Prado di Madrid, che ha fatto emergere, sotto lo strato ad olio, la firma del pittore che l'ha realizzata. "L'autore della Gioconda spagnola è Fernando Yanez del Almedina, un allievo di Leonardo durante il periodo fiorentino: 1500-1506 circa. In quel periodo Leonardo - sostiene Vinceti - era impegnato a comporre il ritratto della Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo. Sempre nel periodo fiorentino vi fu l'incontro con Raffaello che avvenne nell'arco temporale 1504-1505. Dopo quell'incontro il giovane Raffaello realizzò una serie di dipinti di nobildonne fiorentine la cui struttura compositiva è simile a quella della Gioconda con le colonne. Sono state recuperate prove storico-documentarie sull'età della Lisa Gherardini: quando Leonardo iniziò a raffigurarla aveva circa 21-22 anni. La Gioconda del Louvre è una donna dall'età compreso fra i 28-30 anni".

Il nuovo libro di Vinceti riporta tutte le fasi della ricerca con annesse fotografie inedite della 'prima' Gioconda con le colonne e la 'firma' del pittore spagnolo che realizzò la Gioconda del Prado, oltre ad una serie documenti storici.

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