cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 22:58
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ocse: in Italia dal 2007 il reddito medio è sceso di 2.400 euro. Sostenere i più deboli

18 marzo 2014 | 12.27
LETTURA: 3 minuti

Ocse: in Italia dal 2007 il reddito medio è sceso di 2.400 euro. Sostenere i più deboli

In Italia "il reddito medio ha subito una diminuzione di circa 2.400 euro rispetto al 2007, arrivando a un livello di 16.200 euro pro capite nel 2012. Si tratta di una delle riduzioni in termini reali più significative nell'Eurozona. In media, la diminuzione dei redditi nei Paesi dell'Eurozona è pari a 1.100 euro". Lo scrive l'Ocse nel rapporto 'Society at a glance' in cui, alla luce anche di questo dato, spiega che "riforme urgenti sono necessarie per il miglioramento del sistema di previdenza sociale".

LAVORO - "La notevole riduzione dei redditi riflette il deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro per tutte le fasce della popolazione, i giovani in particolare. Con un livello del 55% - continua il rapporto dell'organizzazione - la percentuale di persone in età lavorativa occupate è la quarta più bassa tra i 34 Paesi dell'OCSE".

SPESA SOCIALE - Dopo avere ricordato che nel nostro Paese "tra il 2007 e il 2013, la disoccupazione è aumentata a un tasso di 5.100 lavoratori per settimana", l'Ocse evidenzia come "la diminuzione dei redditi in Italia riflette la debolezza del sistema di previdenza sociale nel rispondere alle necessità di quanti hanno perso il lavoro o hanno visto il loro reddito da lavoro contrarsi". Con un tasso di disoccupazione sopra la media, l'Italia ha una spesa di circa un terzo inferiore alla media degli altri Paesi europei e Ocse per trasferimenti sociali ai cittadini in età lavorativa (ad esempio, assegni di disoccupazione o sussidi alle famiglie). Allo stesso modo, rileva l'organizzazione, la spesa per servizi rivolti agli stessi gruppi, come ad esempio corsi di formazione e assistenza nel cercare lavoro, è circa la metà della media europea e Ocse, e si è ridotta ulteriormente tra il 2007 e il 2009. In un'indagine del 2013, 7 Italiani su 10 hanno dichiarato che la spesa sociale dovrebbe essere mantenuta o aumentata.

BENE PROPOSTE RIFORMA LAVORO E WELFARE - L'Ocse promuove "le recenti proposte di riforma del mercato del lavoro e l'estensione del sistema di previdenza sociale" spiegando che "rappresentano degli importanti passi nella buona direzione". A queste iniziative "si affianca la proposta riduzione della pressione fiscale per i redditi medio bassi". "Tuttavia - spiega l'Ocse - il sistema di sostegno per i gruppi più svantaggiati in età lavorativa rimane debole in Italia e nel tempo sarà necessario analizzare nel suo complesso l'adeguatezza del sistema di previdenza sociale".

"La ripresa economica da sola - spiega l'organizzazione - non sarà sufficiente a riparare i danni causati da una lunga e profonda crisi". Quindi "agli sforzi per una crescita economica solida a duratura occorre affiancare investimenti per un sistema di protezione sociale più efficace. Una delle priorità per il Paese - ribadisce l'Ocse - è assicurare supporto ai gruppi più vulnerabili".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza