Salisburgo, 4 apr. (Labitalia) - "Se agli annunci non fanno seguito i fatti, le conseguenze per qualsiasi governo sono la delegittimazione". Così interviene nel dibattito sulle riforme Sebastiano Callipo, segretario generale della Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, in occasione del Consiglio generale che la Confsal ha riunito, con tutte le sue categorie, a Salisburgo.
Riferendosi in particolare alla riforma della pubblica amministrazione, Callipo sostiene che sia "necessario partire dalle persone, rinnovare i dirigenti dando spazio ai più capaci e competenti".
"La riforma della dirigenza pubblica è prioritaria. E' interesse dell'alta burocrazia essere vista come forza propulsiva del cambiamento", aggiunge, spiegando che, "per ottimizzare la burocrazia, e quindi la dirigenza, occorre rivisitare i criteri di selezione e reclutamento, conferire maggiore flessibilità al rapporto di impiego e intervenire sulle norme che regolano la risoluzione del rapporto di lavoro".
Quanto al fisco, ricorda il segretario generale della Confsal Salfi, "al momento è stata varata una sola legge delega, che porrà rimedio solo a talune carenza o ritardi, quale intervento di manutenzione straordinaria, ma non strutturale".
Dunque, sottolinea, "per il rilancio del paese e per la ripresa economica, occorrono una burocrazia più responsabile e un fisco più equo". Temi, però, avverte, per i quali va "percorsa la strada della partecipazione sindacale".
Infatti, prosegue Callipo, "avvii di grandi riforme, centrali per il rilancio dell'economia, non possono avvenire con piani astratti o strumentazioni complesse, bensì mettendo in gioco e coinvolgendo le persone, con poche idee, semplici e chiare, ma credibili, con l'obiettivo di coinvolgere anche le forze sociali, per creare un corpo coeso, riformista che insieme condivida tempi, modi, bacini e incisività dei vari interventi riformisti".
